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Fiat-Chrysler a Wall Street dal 13 ottobre

“Un’eventuale decisione su un aumento di capitale sarà presa dal board convocato per la fine di ottobre”, ha detto Marchionne – I broker sono comunque convinti che, per inseguire gli obiettivi ambiziosi promessi a maggio (crescita delle vendite del 60% entro il 2018) sia necessaria un’iniezione di capitali, forse con la formula del convertendo.

Fiat-Chrysler a Wall Street dal 13 ottobre

Esaurite le “stravaganze” di Borsa, come le ha definito Sergio Marchionne, tutto è pronto per lo sbarco a Wall Street previsto per il 13 ottobre, il giorno dopo il Columbus day. La previsione è dello stesso Ceo, che a Rimini, in occasione del Meeting, ha rivelato che “un’eventuale decisione su un aumento di capitale sarà presa dal board convocato per la fine di ottobre”.

Dalla semestrale di Exor, socio di controllo di Fca (forte del 30 del capitale ma anche del 46 per cento dei diritti di voto della nuova holding), emerge una disponibilità di 1,33 miliardi di euro. Marchionne ha anche confermato i target per il 2014, sottolineando che “il mercato americano va incredibilmente bene”. 

I broker sono comunque convinti che, per inseguire gli obiettivi ambiziosi promessi a maggio (crescita delle vendite del 60% entro il 2018) sia necessaria un’iniezione di capitali, forse con la formula del convertendo.

La Fiat, secondo la semestrale, vanta una liquidità di 18,5 miliardi di euro contro 33 miliardi di debiti. JP Morgan intanto ha confermato il giudizio underweight su Cnh, tagliando il target price da 10,5 a 9 euro.

Quanto alle vendite, ad agosto in Francia il gruppo Fiat ha registrato una crescita del 4%.

Intanto, stamane a Piazza Affari il titolo Fiat viaggia poco sotto la parità (-0,13%).

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