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Export UE: bene energia e macchinari, male UK e Francia

Gli aggiornamenti Eurostat sui flussi commerciali di UE e Eurozona sottolineano la diminuzione del disavanzo energetico, l’aumento del surplus da beni UE nel mercato cinese, mentre persistono le difficoltà competitive di Regno Unito e Francia.

Export UE: bene energia e macchinari, male UK e Francia

Le prime stime di febbraio 2014 pubblicate da Eurostat riguardanti i flussi commerciali dell’Eurozona con il resto del mondo ha dato un avanzo di 13,6 miliardi di euro a fronte di 9,8 mld nello stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda invece la stima per i flussi di import-export UE la bilancia commerciale di febbraio presenta un avanzo di 4,4 mld rispetto all’1,2 mld nello stesso periodo 2013.

I risultati dettagliati di gennaio 2014 regalano note positive dal momento che continua a diminuire il disavanzo nell’interscambio di risorse energetiche (passato a -32,5 mld nel mese di gennaio 2014 rispetto a -34,9 mld del 2013), mentre è aumentato il surplus per macchinari e veicoli (+14,9 mld contro +14,3 mld). Nello stesso periodo le importazioni UE dai principali partner risultano diminuite, fatta eccezione per Turchia (+3%) e Cina (+1%), mentre sono rimasti stabili con l’India. Le diminuzioni più significative sono state registrate per importazioni da Russia (-10%), Giappone (-7%) e Brasile (-5%). Per quanto invece concerne l’export UE, gli incrementi maggiori sono stati registrati con Cina (+12%) e Giappone (+8%), mentre i disavanzi più importanti per le esportazioni verso Brasile e Russia (entrambe -10%) e Turchia (-5%).

Dal punto di vista del bilancio, il surplus commerciale UE è aumentato nei confronti degli USA (+6,6 mld rispetto a 6,1 mld nel mese di gennaio 2013), diminuito con la Turchia (+1,3 mld contro +1,7 mld) ed è rimasto stabile con la Svizzera (+5,7 mld). Allo stesso tempo il disavanzo commerciale UE è diminuito nei confronti di Cina (-13,6 mld contro -14,6 mld) e Russia (-9,3 mld rispetto a -10,4 mld) ed è rimasto stabile con la Norvegia (-3,8 mld).

Per quanto riguarda gli Stati membri, nel periodo considerato il surplus maggiore è stato osservato in Germania (+15,3 mld), seguita da Olanda (+5,0 mld), Irlanda (+2,4 mld) e Repubblica Ceca (+1,6 mld). Il Regno Unito (-9,6 miliardi) ha registrato il deficit più pesante, seguito da Francia (-8,2 mld), Spagna (-2,5 mld) e Grecia (-1,6 mld).

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