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Eni e Telecom Italia trainano Piazza Affari

Il movimento al rialzo del petrolio e le prospettive di un possibile scorporo della rete tlc spingono le scelte degli investitori – Lo spread in discesa e il calo della disoccupazione a giugno riportano il sereno sull’estate borsistica – Nel lusso salgono Yoox e Tod’s – Bene Buzzi e Recordati – Milano batte le altre piazze europee

Cala la disoccupazione, lo spread tra Btp e Bund scivola verso nuovi minimi e l’estate borsistica promette sereno stabile. L’indice Ftse Mib (+0,6%) a Piazza Affari sale attorno a quota 21.600. In terreno positivo, con variazioni attorno allo 0,2%, gli altri mercati dell’eurozona. Fanno ancor meglio Zurigo (+0,6%) e Londra (+0,5%).

Nel mese di giugno in Italia il tasso di disoccupazione è sceso all’11,1% dall’11,3% del mese precedente, rende noto Istat. Il tasso di disoccupazione nella fascia di età 15-24 anni si porta al 35,4% dal 36,5% (rivisto da 37%) di maggio. Nell’eurozona il dato è sceso al 9,1% ai minimi dal febbraio 2009.

In Germania i consumi a giugno sono saliti dell’1,5% sul giugno 2016, meno delle previsioni, che indicavano +2,7%. A livello europeo l’indice avanza solo dell’1,3%, ben al di sotto del target della Bce.

Si indebolisce leggermente l’euro, a 1,172 su dollaro da 1,175 di venerdì sera, ma resta sopra la quota psicologica di 1,17 dollari.

Si rafforza il Btp a dieci anni: il rendimento scende a 2,08% da 2,11% di venerdì. Il differenziale di rendimento tra il benchmark decennale italiano e il pari scadenza tedesco scende a quota 155 punti base dai 159 punti della chiusura di venerdì scorso.

Prosegue il rafforzamento del petrolio: la settimana scorsa il Brent è salito di oltre il 9%, stamattina è a 52,7 dollari il barile (+0,4%). Il sentiment sul greggio sta diventando molto rialzista dopo che l’Opec ha annunciato che incontrerà i suoi membri ad Abu Dhabi la prossima settimana per discutere sul rispetto degli accordi. Nel frattempo gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di imporre sanzioni al Venezuela dopo le elezioni di ieri sull’assemblea costituente che secondo Washington sono “falsate”. Nel listino italiano Eni è in rialzo dell’1,5%. Saipem +0,35%. Scende Tenaris (-0,66%).

Brilla Telecom Italia (+2,22%) sull’onda della prospettiva dello scorporo della rete. Equita scrive: “Pensiamo che separare la rete sia un errore strategico: l’attività tlc è un business infrastrutturale e necessita dell’infrastruttura e che ci siano poche chance che Vivendi proceda in tal senso. Comunque, calcoliamo che, in caso di spin off, la parte rimanente, ovvero i servizi, tratterebbe implicitamente a 4,3 volte l’ebitda”. Mediaset -0,5%. A Parigi Vivendi perde l’1,6%.

Avanza a Londra Hsbc, la prima banca al mondo, che sale del 2,7% dopo avere annunciato risultati migliori delle attese e il terzo buyback in un anno. 

Contrastate le banche italiane: Intesa sale dell’1%, Unicredit cala dello 0,8%. Scendono anche Banco Bpm (-0,1%) e Bper Banca (-0,5%).

In evidenza sul listino milanese anche Ferrari (+1,06%) in attesa del Cda del 2 agosto. Fiat Chrysler +0,20%. Venerdì scorso la società ha ricevuto negli Stati Uniti l’omologazione per i suoi modelli con motore diesel del 2017. 

Accelera anche Prysmian (+2%), a un passo dal record storico. Stamattina gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 29 euro da 27,5 euro precedenti confermando il giudizio Overweight.

Stm sale dell’1,9%, Buzzi +2,4%, Recordati +0,9%. Nel settore del lusso, salgono Yoox (+2,1%) e Tod’s (+1%), mentre scendono Luxottica (-1,5%) e Ferragamo (-0,8%) in attesa del Cda.

Arretra Prelios (-4,5%) dopo che è stata respinta l’offerta della holding cinese Cefc.

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