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E-commerce: +15,5% tra le imprese del commercio

I dati di Unioncamere evidenziano che molte imprese del commercio si sono organizzate in risposta al Covid: sono 3.600 in più da aprile ad ottobre.

E-commerce: +15,5% tra le imprese del commercio

Come è ormai noto ed evidente da tempo, il Covid sta agevolando l’e-commerce e soprattutto spingendo molte imprese del commercio su Internet. Solo tra aprile e ottobre di quest’anno, cioè durante il primo lockdown e nei mesi immediatamente successivi, secondo i dati di Unioncamere sono state più di 3.600 le aziende del commercio che hanno aperto un canale di vendita online, per riuscire ad operare anche in questo momento di difficoltà.

Le aziende commerciali dotate di e-commerce sono dunque cresciute del 15,5% in sette mesi: erano complessivamente 23.386 unità a marzo 2020 contro 27.007 ad ottobre 2020). “L’emergenza pandemica – spiega il comunicato di Unioncamere – ha costretto tanti imprenditori ad accelerare il loro percorso di digitalizzazione per reagire alle avversitaà e cercare di restare produttivi anche da remoto. Nel complesso quasi un’impresa italiana su tre si è equipaggiata tecnologicamente per le vendite e i pagamenti sul web”.

Nel dettaglio, dopo la prima fase di lockdown, da maggio a settembre 2020, sono aumentate di 4 punti percentuali le PMI che si sono dotate di strumenti per l’e-commerce (il 27% contro il 23% dello stesso periodo del 2019) e di +5 punti percentuali quelle che si sono equipaggiate per l’e-payment (il 36% contro il 31%). La rincorsa verso l’adozione di queste tecnologie abilitanti per la vendita online è sembrata più veloce in particolare in Friuli Venezia Giulia (+ 27 punti percentuali), Puglia (+19 punti percentuali) e Basilicata (+ 22 punti percentuali). Ed e’ ancora il Friuli Venezia Giulia a smarcarsi nettamente rispetto alla media per l’e-payment (+30 punti percentuali).

Mentre da marzo ad aprile 2020, anche per facilitare il ricorso allo smartworking, hanno registrato un boom l’adozione di strumenti di cloud (+11 punti percentuali) e di cybersecurity (+3 punti percentuali). “Questa accelerazione – prosegue Unioncamere – si inserisce all’interno di un cammino di crescita continua intrapresa dalle imprese negli ultimi tre anni verso l’economia 4.0 che vede il Trentino Alto Adige a guidare la classifica nazionale per livelli di digitalizzazione più evoluti delle PMI”.

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