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Distretti piemontesi, nuovo massimo storico per l’export nel 2024: oltre 13 miliardi. Sul 2025 pesano i dazi Usa

Secondo il Monitor dei Distretti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo i settori più forti sono stati l’agro-alimentare e la meccanica, mentre la moda e i Poli tecnologici hanno registrato cali significativi. Gli States restano un mercato chiave

Distretti piemontesi, nuovo massimo storico per l’export nel 2024: oltre 13 miliardi. Sul 2025 pesano i dazi Usa

Nel 2024 i distretti piemontesi hanno raggiunto un nuovo massimo storico: oltre 13 miliardi di euro di esportazioni. L’incremento rispetto al 2023 è stato modesto, pari al +0,7% (circa 92 milioni di euro), ma comunque in linea con l’andamento medio dei distretti italiani, che hanno registrato una crescita dello 0,9%. A livello regionale, tuttavia, il Piemonte ha visto una flessione generale del -4,9%, principalmente a causa delle difficoltà della produzione automobilistica a Torino.

A tracciare il quadro è il consueto Monitor a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che ha evidenzia come i distretti piemontesi abbiano mantenuto una buona tenuta delle esportazioni, nonostante un contesto di debolezza globale degli scambi commerciali. I distretti piemontesi hanno mostrato una performance positiva sia verso i mercati maturi (+0,9%), con particolare evidenza per Germania, Stati Uniti, Danimarca, Spagna, Regno Unito e Svezia, che verso i mercati emergenti (+0,3%), in particolare Hong Kong, Emirati Arabi Uniti, Polonia e India. Le esportazioni verso la Cina, la Svizzera e l’Irlanda sono invece diminuite, mentre quelle verso la Francia (primo mercato di sbocco) hanno visto una flessione.

Un dato positivo che emerge è il trend di crescita costante, con tre trimestri consecutivi di incremento nelle esportazioni. Il primo trimestre (gennaio-marzo) ha visto un +1,1%, seguito da un +1,5% nel secondo (aprile-giugno) e un +2,6% nel terzo (luglio-settembre). L’unico calo è stato registrato nel quarto trimestre (ottobre-dicembre), con un lieve arretramento del -2,2%.

Gli Stati Uniti si confermano un mercato chiave

Gli Stati Uniti si confermano come il terzo mercato di sbocco per i distretti piemontesi, con un peso del 9,7% sul totale delle esportazioni. L’export verso gli Stati Uniti ha registrato un incremento del 3,5%, con un valore complessivo superiore ai 1,3 miliardi di euro nel 2024. I principali distretti a beneficiare di questo incremento sono stati i Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (20,1% sul totale delle esportazioni), le Macchine utensili e robot industriali di Torino(13,4%) e la Rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia (9,9%).

Settori in crescita e in difficoltà: un anno difficile per i Poli tecnologici

L’agro-alimentare è stato uno dei settori di punta, con un incremento delle esportazioni pari al +4,9% (+269 milioni di euro). Il distretto dei Dolci di Alba e Cuneo ha registrato una performance eccezionale con un aumento del +16,5%(+303,5 milioni di euro), seguito dal distretto del Caffè, confetterie e cioccolato torinese, che ha visto un incremento del +7,1% (+63,7 milioni di euro). Tuttavia, il distretto dei Vini delle Langhe, Roero e Monferrato ha segnato una leggera flessione del -1,7%, pur mostrando segni di recupero nei mercati principali come Germania e Stati Uniti.

Nel settore della meccanica, la performance è stata più complicata, con una contrazione complessiva del -2,2%. Non tutti i distretti hanno sofferto allo stesso modo, con i Frigoriferi industriali di Casale Monferrato che hanno visto un boom delle esportazioni (+19,1%), mentre le Macchine utensili e robot industriali di Torino hanno registrato una flessione del -7,9% e il distretto delle Macchine tessili di Biella ha visto una riduzione del -26,6%.

Per quanto riguarda la moda, il settore ha chiuso con un -2,4% complessivo. L’Oreficeria di Valenza ha registrato un calo delle esportazioni del -1,8%, mentre il Tessile di Biella ha visto una contrazione del -2,8%. Il rallentamento del mercato del lusso ha contribuito a queste difficoltà.

I Poli tecnologici piemontesi hanno affrontato una realtà ancora più difficile, con una contrazione complessiva delle esportazioni del -23%, pari a una perdita di 690 milioni di euro. Il Polo ICT di Torino ha subito una diminuzione del -10,3%, mentre il Polo aerospaziale ha visto un calo ancora maggiore, del -28,9%.

Intesa Sanpaolo a fianco delle imprese

Nel 2024, la banca ha messo a disposizione 10 miliardi di euro per finanziare investimenti in innovazione, digitalizzazione, sostenibilità, efficientamento energetico, formazione e capitale umano. Nei primi mesi del 2025, sono stati erogati circa 1,2 miliardi di euro a imprese e famiglie. In particolare, Intesa Sanpaolo ha dedicato particolare attenzione al supporto delle giovani generazioni, offrendo prestiti d’onore per la formazione scolastica, programmi di inserimento lavorativo e mutui a lunga durata per l’acquisto della casa, con rate sostenibili fino a 40 anni.

Prospettive per il 2025

Gli analisti di Intesa Sanpaolo prevedono che nel 2025 l’export dei distretti italiani e piemontesi continuerà a essere influenzato dalla debole dinamica degli scambi mondiali e dalle politiche protezionistiche, che potrebbero rallentare ulteriormente le interazioni internazionali. Tuttavia, si prospettano opportunità di crescita soprattutto nei mercati emergenti, che sono attualmente caratterizzati da migliori condizioni di domanda rispetto ai mercati maturi, con un impatto positivo per i distretti che sapranno adattarsi rapidamente alle nuove dinamiche globali.

I commenti

Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo, sottolinea: “Pur in un contesto globale complesso, il buon posizionamento competitivo dei distretti piemontesi conferma la capacità delle nostre imprese di affrontare con successo i mercati internazionali. Come banca di riferimento, sosteniamo la loro crescita, accompagnandole verso nuovi mercati grazie alla nostra rete internazionale. Recentemente abbiamo supportato 15 PMI italiane nei settori Food-Agritech e Sistema Casa, tra cui una del Cuneese, in una missione negli Emirati Arabi, mirando a nuovi corridoi commerciali”.

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