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Diario del terremoto, Erg Rivara Storage: bene se la magistratura indaga

DIARIO DEL TERREMOTO – La Erg Rivara Storage, società titolare del progetto di un’area di stoccaggio di gas, plaude alla decisione della magistratura di indagare sulle presunte trivellazioni nelle zone del terremoto emiliano: “Siamo a disposizione per offrire la massima collaborazione.”

Diario del terremoto, Erg Rivara Storage: bene se la magistratura indaga

E’ un bene che la magistratura indaghi sulle presunte trivellazioni nelle zone del terremoto emiliano, per il progetto di un’area di stoccaggio di gas a Rivara: lo scrive oggi in una nota la Erg Rivara Storage, società titolare del progetto. Al momento, fra l’altro, la Ers non ha preso alcuna decisione relativa al futuro dell’iniziativa.

L’ufficio stampa precisa infatti che i vertici della società aspettano di vedere le carte, in base alle quali il governo avrebbe scritto la parola fine sull’iniziativa. “La Società Ers – si legge nel comunicato diffuso stamattina – plaude all’iniziativa della Magistratura che, a quanto appreso da note di agenzia stampa, verificherà se sono state svolte attività geologiche non autorizzate nell’area coinvolta dal terremoto in Emilia, in riferimento al permesso di ricerca sismica chiesto dalla Società. Nonostante le numerose smentite sullo svolgimento di qualsiasi attività, sistematici interventi di disinformazione sulla stampa e su internet hanno coinvolto Ers con gravi ripercussioni sull’immagine e onorabilità della società  e dei suoi azionisti. Purtroppo le Autorità locali responsabili hanno gravemente tardato nello smentire attività illegali quali le perforazioni senza autorizzazione“.

“Ers ribadisce – continua la nota – che non ha effettuato alcuna attività di esplorazione sul territorio di Rivara, e non avrebbe potuto perché il Ministero dello Sviluppo Economico, decisore finale nell’ambito della procedura amministrativa, non l’aveva autorizzata a fare alcunché. Vista la gravità dell’accaduto la Società Ers auspica che la Magistratura riesca anche ad identificare i responsabili della diffusione di notizie palesemente prive di ogni fondamento ed è a disposizione dei Magistrati per offrire la massima collaborazione.”

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