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Confimi Pmi: a Bologna assemblea delegati Fim-Cisl

Si tiene oggi a Bologna l’assemblea nazionale dei delegati delle FIM-Cisl delle piccole e medie imprese metalmeccaniche (Pmi) a conclusione della consultazione sul contratto Confimi del 22 luglio, le cui novità possono essere un punto di riferimento anche per il contratto nazionale in discussione con Federmeccanca

Confimi Pmi: a Bologna assemblea delegati Fim-Cisl

Oggi a Bologna si terrà l’Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati Fim-Cisl delle piccole e medie industrie (PMI), cui parteciperanno oltre 250 delegati da tutta Italia, a conclusione del percorso di consultazione sul Contratto Confimi sottoscritto il 22 luglio 2016, che interessa oltre 80 mila lavoratori, sulla piattaforma per il rinnovo Unionmeccanica, che interessa circa 300.000 lavoratori, in scadenza il prossimo 31 ottobre.

Tra le novità principali dell’intesa Confimi, e che saranno oggetto anche della vertenza Unionmeccanica: la Contrattazione Territoriale, le politiche attive del lavoro, il contratto per l’occupazione “Socrate”, la diffusione del Welfare, insieme al Diritto soggettivo alla formazione e allo studio. Confimi e Fim e Uilm, proprio in questi giorni, hanno messo on-line un sito internet per fornire ai lavoratori e alle imprese le informazioni e l’assistenza sugli strumenti innovativi che mette a disposizione il nuovo contratto.

Il contratto nazionale Confimi avrà validità triennale, dal 1 giugno 2016 al 31 maggio 2019. È stato previsto un aumento salariale di 25 euro mensili al 5° livello riparametrati a decorrere dal 1° settembre 2016 a copertura del primo anno di vigenza contrattuale, con l’impegno a definire entro aprile 2017 gli ulteriori incrementi retributivi per il secondo e terzo anno del contratto.

È prevista l’una tantum di 75 euro per i mesi di giugno, luglio e agosto correnti. Viene estesa dal 1° gennaio 2017 la sanità integrativa a tutti i lavoratori e i familiari con 11 euro mensili a carico delle aziende e 1 euro mensile a carico del lavoratore, viene introdotto il diritto soggettivo alla formazione professionale dei lavoratori con una quota di 24 ore nel triennio e si avvia il percorso della riforma dell’inquadramento che prevede l’entrata in vigore di un sistema a fasce professionali entro la vigenza del contratto.

Sono previste innovazioni importanti in tema di orari e conciliazione vita-lavoro, tra cui l’orario plurisettimanale programmato, il lavoro agile, il frazionamento a ore di congedi parentali, permessi per favorire il ricongiungimento familiare degli immigrati. Viene regolato inoltre l’istituto delle ferie solidali, con la possibilità su base volontaria del lavoratore di cedere una quota delle proprie ferie arretrate a colleghi che ne abbiano necessità per gravi ragioni di cura e assistenza familiare.

In tema di occupazione, viene regolato l’istituto dell’apprendistato per favorire l’alternanza scuola lavoro e i percorsi di alta qualificazione, e si introduce un nuovo importante strumento, denominato “Socrate”, di ingresso e stabilizzazione al lavoro di giovani, donne e ultracinquantenni disoccupati, o a fronte di start-up e investimenti con ampliamento della base occupazionale, con un salario tabellare specifico, ridotto di circa il 15%, per un periodo da 6 mesi a 18 mesi massimo, con l’inserimento stabile a tempo indeterminato al lavoro.

Nei casi di mancata conferma, invece, è prevista l’erogazione al lavoratore dell’intera differenza retributiva. Viene previsto l’impegno all’utilizzo degli ammortizzatori sociali di tipo conservativo nelle crisi aziendali e il rispetto dei criteri sociali di scelta nei casi di mobilità. Tra gli altri temi, sono previsti indirizzi per la contrattazione territoriale, il rafforzamento del ruolo delle parti sociali in materia di formazione, salute e sicurezza, reti territoriali per il lavoro.

Il contratto raggiunto con Confimi sicuramente costituisce un risultato assolutamente importante per la categoria, perché – oltre a valorizzare il ruolo delle relazioni sindacali – rafforza le tutele dei lavoratori sulle condizioni di lavoro e sugli strumenti a sostegno dell’occupazione.

E rappresenta un’indicazione di marcia importante per i tanti segmenti del settore metalmeccanico, innanzitutto con Unionmeccanica con cui andrà aperto il negoziato, ed inoltre artigianato, cooperative, orafi argentieri, che da troppo tempo bloccano i contratti ormai scaduti da mesi, in attesa di novità dalla vertenza con Federmeccanica.

Proprio quest’ultima, dopo mesi di stallo, scioperi e blocco degli straordinari, pare si sia convinta a riaprire un nuovo spazio di negoziazione. È stato fissato infatti il 28 settembre prossimo alle ore 11 presso la sede di Confindustria di Roma l’incontro tra Federmeccanica e Assistal con Fim, Fiom e Uilm per riaprire quel confronto.

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