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Compagnie aeree, Iata taglia stime sui profitti

L’associazione internazionale dei trasporti aerei ha tagliato di nuovo le stime sui profitti delle compagnie per il 2014 riducendo l’utile netto annuale da 18,7 miliardi a 18 miliardi di dollari.

Compagnie aeree, Iata taglia stime sui profitti

L’associazione internazionale dei trasporti aerei, Iata, ha tagliato di nuovo le stime sui profitti delle compagnie per il 2014 riducendo l’utile netto annuale da 18,7 miliardi a 18 miliardi di dollari, un cifra comunque molto di sopra dei 12,9 miliardi registrati nel 2013. La maggior causa sta nell’economia cinese, meno brillante del previsto.

Un primo ribasso lo aveva fatto lo scorso marzo in seguito alle tensioni in Ucraina e dei timori di rallentamento economico in America Latina: aveva rivisto al ribasso le previsioni sull’utile netto annuale da 19,7 miliardi a 18,7 miliardi.

Il taglio, annunciato oggi dal direttore generale, Tony Tyler, nell’incontro annuale delle 240 compagnie aeree associate in corso a Doha, è stato determinato in particolare dalle preoccupazioni sulla crescita economica in Cina, anche se le prospettive economiche generali sono attese in miglioramento nel corso dell’anno.

Nel complesso, le compagnie aeree genereranno ricavi per 746 miliardi di dollari, pari a poco meno di 6 dollari per passeggero, e vedranno ancora una marginalità piuttosto bassa nonostante il recente miglioramento dei prezzi del carburante, uno dei fattori più penalizzanti per il settore. Il margine operativo è previsto per la fine dell’anno ad un limitato 2,4%.

Il settore ha affrontato “forti venti contrari”, ha sottolineato Tyler, citando, tra le maggior penalizzazioni, l’aumento dei costi di infrastruttura, le inefficienze nella gestione del traffico aereo, il pesante carico fiscale e la costosa regolamentazione normativa.

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