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Cenone Capodanno, la spesa è di 94 euro a famiglia

Secondo Coldiretti la spesa delle famiglie italiane aumenta del 14% rispetto al 2018: il 71% cena a casa – Gli immancabili sono spumante, lenticchie e cotechino.

Come quella per il Natale, è arrivata puntuale la stima di Coldiretti anche per quanto riguarda la spesa degli italiani per il cenone della vigilia di Capodanno. Ne è venuto fuori che ben 7 famiglie su 10 trascorreranno il 31 sera nelle case, proprie o di parenti e amici, mentre gli altri si divideranno tra ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e agriturismi, per una media complessiva a tavolata di 9 persone: la spesa media sarà di 94 euro a famiglia, in sensibile aumento rispetto a quella registrata nel 2018.

“Lo spumante – sottolinea la Coldiretti – si conferma come il prodotto immancabile per nove italiani su dieci (91%)“, seguito dalle lenticchie, presenti nell’82% dei menu, forse anche perché sono chiamate a portar fortuna secondo antiche credenze. Tra le più note, quelle del Castelluccio di Norcia Igp, ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S. Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), Molisane (Molise), di Altamura (Puglia), di Villalba, Leonforte, Ustica e Pantelleria (Sicilia) o umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito.

L’interesse per le lenticchie è immancabilmente accompagnato dalla riscossa del cotechino e dello zampone, “presenti sul 67% delle tavole”. Si stima che siano serviti, secondo la Coldiretti, “circa 6 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi”. Durante le festività di fine anno vengono fatti sparire dalle tavole circa il 90 per cento del totale della produzione nazionale che è in gran parte certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, ma si rileva anche una apprezzabile richiesta per cotechini e zamponi artigianali.

Sulle tavole delle feste, infine, “è forte anche la presenza del pesce nazionale a partire da alici, vongole, sogliole, triglie e seppie con – conclude Coldiretti – il 66% degli italiani che ha assaggiato il salmone arrivato dall’estero, appena il 13% si è permesso le ostriche e il 15% il caviale spesso però di produzione nazionale che viene anche esportata”. 

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