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Natale a tavola: per il cibo gli italiani spendono 5 miliardi

La cifra, stimata da Coldiretti, è in aumento dell’11% rispetto al 2018 – La preferenza va al made in Italy e ai prodotti tipici, spesso acquistati nei mercatini festivi – Anche tra i regali va di moda il Food, e non solo il solito panettone.

Considerando che oltre ai lauti pranzi e cenoni, il food&beverage rientra spesso anche nelle scelte per i regali, anche quest’anno la prima voce di spesa del Natale degli italiani è quella per il cibo: secondo una stima di Coldiretti/Ixe, la spesa complessiva per imbandire le tavole del 24, 25 e anche del 31 dicembre sarà di circa 5 miliardi di euro, con un aumento di addirittura l’11% rispetto al 2018.

La maggior parte di questa spesa è dedicata al pranzo di Natale, che l’85% degli italiani consumerà nelle case. Se nel menu della vigilia – sottolinea la Coldiretti – molto gettonato è come da tradizione il pesce, a Natale prevale la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello al tacchino, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche.

E poi ci sono i regali: quasi un italiano su tre (30%) ha scelto quest’anno di regalare per le festività vini, spumanti o prodotti alimentari tipici da mettere sotto l’albero ed imbandire le tavole delle feste dove sempre più spesso si parla di cibo e ricette. Si registra infatti, mai come quest’anno, una spinta verso regali utili che privilegia l’enogastronomia, per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio.

Il regalo di prodotti dell’enogastronomia è oltretutto quello meno riciclato e da segnalare è anche la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy, non solo per una presunta qualità ma anche, “sovranisticamente”, secondo Coldiretti per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa. L’attenzione ai dettagli e alla qualità dei prodotti si nota anche nell’impegno ai fornelli, con una media stimata di ben 3,8 ore per cucinare le pietanze da servire, con un 18% degli intervistati che ha dichiarato di dedicarvi addirittura oltre cinque ore.

Molto diffuso ancora l’omaggio dei cesti enogastronomici: accanto all’immancabile panettone infatti – riferisce la Coldiretti – si sta affermando la ricerca minuziosa di, formaggi, salumi, conserve del contadino, paste di grani italiani antichi, carne delle razze nazionali toriche, dalla chianina alla piemontese, e vini autoctoni dietro ai quali si nasconde una storia da raccontare sulla tavole della festa dove sempre più spesso si parla di origine della materia prima, di stagionatura, invecchiamento o recupero di varietà a rischio di estinzione da valorizzare in cucina.

Sette italiani su dieci (70%) infine frequentano anche quest’anno i tradizionali mercatini di Natale che si moltiplicano nelle piazze italiane durante le feste, e tra questi ben la metà (50%) vi acquista proprio prodotti enogastronomici per conciliare il relax con la possibilità di fare acquisti di curiosità e novità ad originalità garantita.

“L’agricoltura italiana – afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – è la più green d’Europa con 299 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5125 prodotti tradizionali, la leadership nel biologico con 72mila operatori del biologico, il primato della sicurezza alimentare mondiale con il maggior numero di prodotti regolari per la presenza di residui chimici”.

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