Condividi

Bulgari, 42 milioni per chiudere il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate

Il versamento da parte della casa del lusso made in Italy mette fine alla controversia – L’Agenzia delle Entrate riconosce l’esistenza e l’operatività delle società estere – Il Gruppo: “Mai sequestrato il negozio di via Condotti”.

Bulgari, 42 milioni per chiudere il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate

Capitolo chiuso. Bulgari mette fine al contenzioso con l’Agenzia delle Entrate. E dopo le voci sulla cifra sborsata, il Gruppo rende noti fatti e numeri con un comunicato.

“Il Gruppo Bulgari – si legge – ha definito la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate. Grazie alla produzione di una cospicua documentazione, l’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto l’effettiva esistenza e la reale operativita’ delle societa’ estere ed ha quindi dichiarato del tutto infondate tre delle quattro contestazioni mosse a seguito di una verifica fiscale. L’unica contestazione rimasta – aggiunge il comunicato – riguarda alcune operazioni di riorganizzazione societaria effettuate nel periodo 2006-2008. A tal riguardo, l’Agenzia delle Entrate ha contestato solo parte delle operazioni criticate all’esito della verifica fiscale e con presupposti di fatto e di diritto diversi. In particolare, l’Agenzia delle Entrate non ha rilevato alcuna artificiosita’ o falsita’ contabile e, pur adottando un’interpretazione della normativa diversa da quella del Gruppo, ha riconosciuto che al tempo delle operazioni contestate la normativa era di difficile ed incerta applicazione”.

“Il Gruppo Bulgari, che continua a rimanere convinto della propria correttezza – aggiunge la societa’ – ha deciso di chiudere la controversia con il versamento di 28 milioni di imposte piu’ interessi e sanzioni per un totale di circa 42 milioni, evitando cosi’ un lungo ed oneroso contenzioso su una questione interpretativa obiettivamente incerta. Il Gruppo Bulgari e’ fiducioso che le evidenze documentali acquisite in ambito amministrativo contribuiranno all’esito positivo del procedimento penale in corso e al riconoscimento del fatto che nessun reato e’ stato mai posto in essere. Il Gruppo Bulgari – conclude la nota – precisa inoltre che, contrariamente a quanto riportato da alcuni giornali, il negozio di via Condotti non e’ mai stato oggetto di sequestro”.

Commenta