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Borse, Piazza Affari fanalino di coda. Attesa per le decisioni domani della Bce sui tassi

La performance oggi a Milano è stata la peggiore d’Europa: ha chiuso a meno 0,78% – Ma sia Piazza Affari che gli altri listini hanno ridotto le perdite sul finale, mentre a Roma era in corso il vertice fra Monti e la Merkel, dai toni concilianti – Ora il mercato guarda alle mosse della Bce: le attese per domani sono per un taglio ai tassi allo 0,75%.

Borse, Piazza Affari fanalino di coda. Attesa per le decisioni domani della Bce sui tassi

Sui listini l’attesa per il vertice bilaterale tra Angela Merkel e Mario Monti ha favorito una giornata di realizzi caratterizzata da bassi volumi per la chiusura di Wall Street per la festività del 4 luglio. Milano ha chiuso in calo dello 0,78%, Francoforte dello 0,20%, Parigi dello 0,11%, Londra dello 0,06%. Bob Diamond, in audizione al Parlamento, ha ammesso i comportamenti riprovevoli e gli errori del gruppo ma ha affermato di aver scoperto i livelli ribassati del Libor solo questo mese. In Spagna è stata avviata un’inchiesta contro Rodrigo Rato, ex presidente di Bankia e 32 dirigenti della banca.

Le Borse Europee, e soprattutto Milano, si sono risollevate sul finale dai minimi di giornata in attesa di elaborare le prime dichiarazioni di Monti e Merkel in conferenza stampa. “Italia e Germania sono decisi ad affrontare “insieme” le difficoltà e la crisi della zona euro”, ha detto Merkel. “Italia e Germania sono i Paesi più disposti ad una condivisione di sovranità” in ambito europeo “se questo vuol dire avere strumenti di politica economica più efficaci”, le ha fatto eco Monti che ha confermato che l’Italia non ha intenzione di usare lo scudo antispread ma punta soprattutto a mettere sotto controllo il disavanzo. Lo spread Btp-bund è tornato però a salire a 431 punti base con rendimento al 5,76% così come il differenziale Bono-bund è in salita a quota 495. L’euro scambia sul dollaro in calo a 1,2520.

Domani il mercato guarda alle mosse della Bce: le attese sono per un taglio dei tassi allo 0,75%, per la prima volta nella storia sotto la soglia dell’1%. Dall’Eurozona sono arrivati alcuni dati macro migliori delle attese come le vendite al dettaglio che sono tornate a salire a maggio, e l’indice Pmi Markit che, pur sotto la soglia dei 50 punti e quindi confermato la contrazione, si è leggermente ripreso salendo sopra le attese degli analisti, mentre peggiora l’indice Pmi tedesco. Nel pomeriggio però la Germania ha abbassato le stime sul deficit pubblico dall’1% allo 0,5% grazie a una buona situazione economica complessiva e a una buona tenuta del mercato del lavoro. Emergono invece le difficoltà della Francia che ha rivisto al rialzo il debito pubblico nel 2013 che supererà per la prima volta la soglia del 90% del Pil, attestandosi al 90,6%, prima di arrivare all’82,4% nel 2017.

A Piazza Affari sono pesanti i bancari, con Intesa Sanapolo che cede il 3,11%, Bpm il 2,91%, Bper il 2,52%, Unicredit l’1,72% e Mps l’1,84%. Giù anche Azimut del 2,76% dopo la riduzione nel capitale di Ubs e Norges Bank comunicata oggi dalla Consob. Mediolanum cede l’1,78%. Peggior titolo sul Ftse Mib è Impregilo, mentre si avvicina lo scontro in assemblea tra Gavio e Salini.

Corre Mediaset +5,56% in scia dell’interesse di alcuni gruppi stranieri, come confermato dal biscione, per un’alleanza sulla pay-tv. Nessun nome ufficiale, ma le indiscrezioni parlano anche di Al-Jazeera o Rtl. Fiat sale del 4,79% all’indomani della presentazione a Torino della nuova 500L e in scia ai buoni risultati di Chrysler negli Usa diffusi ieri e in Canada resi noti oggi. Bene anche Ansaldo Sts +3,27%, Atlantia +2,25% e Autogrill + 1,82%.

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