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Borsa, Milano a galla grazie a Eni e Saipem

Piazza Affari prudente in linea con gli altri listini europei – Spread in altalena dopo l’alta tensione di venerdì – Enel paga lo stacco-cedola – Bene Ubi Banca dopo l’operazione sugli Npl – Mediaset ancora giù

Borsa, Milano a galla grazie a Eni e Saipem

La fiammata del greggio (+1,44% il brent a 63,77 dollari) sull’onda del sequestro della petroliera britannica da parte dei pasdaran iraniani sostiene il listino italiano in terreno positivo +0,24% vicino 21.700 punti grazie alla performance dei titoli petroliferi: Eni guadagna lo 0,8% circa.  In vista della trimestrale del cane a sei zampe, in uscita giorno 26, il consenso stima un utile netto di 936 mln di euro, +22% sullo stesso periodo del 2018, ma -6% sul trimestre precedente. Fidentis conferma il giudizio buy. Saipem +1%. Tenaris +1,1% circa. 

 Andamento simile a Parigi +0,18% e Francoforte +0,1%. Madrid +0,08%. Londra +0,28%, nell’ultimo giorno utile per eleggere il successore di Theresa May. Frena l’euro a 1,12 sul dollaro in attesa del vertice di giovedì della Banca centrale europea, cui seguirà la prossima settimana l’analogo appuntamento con la Federal Reserve. L’oro sale di quasi mezzo punto a 1.430 dollari l’oncia poco sotto i massimi da sei anni.

In attesa dell’incontro di mercoledì tra il premier, Giuseppe Conte, e i ministri competenti sulle autonomie, lo spread Btp/Bund cala a 190 punti base per poi risalire a 197, con i rendimenti dei Btp a 10 anni al 1,64%. Domani sera il Tesoro annuncerà i termini della prima asta italiana di fine mese: Unicredit prevede 2,5 miliardi di Ctz e fino a 1,35 miliardi di Btpei.

In Piazza Affari rallenta Enel -1,4% a 6,2 euro che paga lo stacco del saldo dividendo (14 centesimi). Enel distribuirà agli azionisti 1,423 miliardi , lo stesso ammontare già anticipato a gennaio. L’operazione ha avuto un impatto negativo sul Ftse Mib pari allo 0,32% all’apertura delle contrattazioni. Con il saldo di Enel si chiude la stagione delle cedole sul 2018 dei big di Piazza Affari iniziata in aprile.

 Avanza invece Campari +0,2%.La società ha avviato una negoziazione esclusiva con la Financière Chevrillon e un gruppo di azionisti di minoranza con l’obiettivo di acquisire la società francese Rhumantilles AS che, attraverso Bellonnie & Bourdillon Successeurs, possiede i rhum francesi Trois Rivières e La Mauny 

Fiat Chrysler piatta, la società ha stretto un accordo con Crédit Agricole per prolungare la joint venture paritetica in FCA Bank fino al 31 dicembre 2024. 

Tra i titoli del credito spicca Ubi +1,4%, che ha ceduto circa 900 milioni lordi di sofferenze con un impatto sul conto economico di circa 104 milioni lordi da contabilizzarsi alla voce “rettifiche su crediti”.

Unicredit +0,3%: Jean Claude Mustier ha smentito l’ipotesi di un accordo con Commerzbank. 

Meglio gli assicurativi: Unipol + 2,4%. Cattolica -0,1%. Dimensional Fund Advisors ha il 5,009% del capitale della compagnia nell’ambito della gestione discrezionale del risparmio, secondo le ultime rilevazioni della Consob. 

Mediaset (-1,57%) e Mediaset Espana vendute anche oggi e sempre più lontane dal prezzo del diritto di recesso fissato, rispettivamente a 2,77 e 6,54 euro, per chi non intende partecipare all’operazione di mettere sotto una holding europea le attività televisive italiane e spagnole. A questi prezzi, l’obiettivo di approvare il progetto Media for Europe nelle assemblee del prossimo 4 settembre diventa sempre più complicato. Vivendi ha l’occasione così di far saltare l’operazione esercitando il recesso sul 9,9% detenuto direttamente (mentre il restante 19,19% è in Simon Fiduciaria). Oggi pomeriggio si riunisce il Cda del Biscione sulla richiesta di Vivendi di convocare una nuova assemblea straordinaria per annullare le delibere varate in quella dello scorso 18 aprile, tra cui quella del voto plurimo.

Ancora un warning  su Tod’s -0,7%. Jefferies si aspetta un secondo trimestre debole.

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