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Borsa, il rally delle banche sorregge Piazza Affari

Listini deboli ma il balzo di Banco Bpm, Ubi, Unicredit, e Intesa Sanpaolospinge il Ftse Mib in territorio positivo – Realizzi su Eni, Fineco, Juve e Terna

Borsa, il rally delle banche sorregge Piazza Affari

I nuovi record toccati in avvio da di Wall Street influiscono positivamente sui listini europei, che recuperano un po’ di fiducia nel pomeriggio e chiudono in lieve rialzo. Sono in verde pallido Francoforte 0,1%; Parigi +0,21%; Londra +0,17%. Piatta Madrid, alle prese con l’incertezza politica dopo le elezioni, dove i socialisti hanno vinto ma non hanno una maggioranza chiara. 

Piazza Affari sale dello 0,23%, a 21.788 punti, grazie alle banche, dopo la conferma del rating ‘BBB’ – con outlook negativo sull’Italia di S&P. Benché prevista la decisione ha favorito gli acquisti su Banco Bpm +3,6%, Ubi +3,48%, Unicredit +2,4%, Intesa +2,06%. Per la stessa ragione l’obbligazionario archivia una seduta in rialzo: il rendimento del Btp 10 anni scende al 2,58% e lo spread con il Bund è in calo a 257.90 punti base (-2,56%). In mattinata la performance era migliore, ma con il passare delle ore le posizioni si sono aggiustate in vista dell’asta a medio-lungo di fine mese. Domani il Tesoro offre un importo compreso tra 5,25 e 6,5 miliardi di euro. Nel dettaglio, la terza tranche del Btp 5 anni luglio 2024 cedola 1,75% verrà riaperta per 2/2,5 miliardi, la quinta riapertura del Btp decennale agosto 2029 3% per 2,5/3 miliardi, e la settima del CctEu gennaio 2025 per 750 milioni/un miliardo. 

Tornando sul Ftse Mib: la Juventus è di nuovo in maglia nera, -1,99%; le prese di profitto mandano in rosso Fineco, -1,87%; giù Terna -0,93%.  Contrastati gli energetici: Eni perde l‘1,59%, mentre Saipem rimbalza +1,37%. Il Brent cede lo 0,18% e scende a 72,02 dollari al barile. 

Euro-dollaro leggermente favorevole alla moneta unica, in area 1,16, anche se il sentiment economico nella zona euro è calato in aprile per il decimo mese consecutivo al livello più basso degli ultimi due anni. Negli Usa invece i dati macroeconomici di oggi evidenziano che  le spese per consumi a marzo sono balzate come non accadeva dall’agosto 2009 (+0,9%) ma i redditi personali sono saliti meno del previsto (+0,1%) e l’inflazione è rimasta al palo. Questo può giustificare un atteggiamento ancora paziente in materia di tassi da parte della banca centrale Usa, che domani e dopodomani tiene la sua riunione. Ripartono intanto le trattative commerciali fra Usa e Cina, domani a Pechino e poi a Washington la prossima settimana. Per Il segretario americano al Tesoro, Steven Mnuchin, un accordo “potrebbe essere chiuso nelle settimane a venire”.

A New York gli investitori restano in attesa di questi eventi, mentre prosegue la lunga serie di trimestrali: questa sera tocca ad Alphabet (+0,02%), la holding di Google, mentre domani sarà il turno di Apple (+0,3%). Nella mattina americana la seduta è cauta ma positiva, con il Dow Jones sulla parità, mentre S&P 500 e Nasdaq Composite toccano nuovi massimi dopo aver chiuso venerdì scorso su livelli record.

L’oro si muove in calo a 1278,66 dollari l’oncia (-0,59%).

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