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Borsa 28 febbraio: Vodafone rinuncia alle Tlc in Italia, Apple dà l’addio all’auto elettrica

Corre la Borsa tedesca, Piazza Affari sui massimi. Il Bot people celebra nuovi record del Btp Valore

Borsa 28 febbraio: Vodafone rinuncia alle Tlc in Italia, Apple dà l’addio all’auto elettrica

Apple ha gettato la spugna. Dopo dieci anni di sforzi (e spese esorbitanti) la Mela rinuncia all’auto elettrica. I 2 mila addetti saranno destinati all’Intelligenza artificiale. È una sconfitta che fa sensazione se si pensa alla tenacia con cui la Mela ha inseguito l’obiettivo di conquistare il primato nella mobilità sostenibile grazie al progetto Titan. Ma è anche un segnale del minor appeal dell’e-auto in un momento di forte tensione nel mercato a quattro ruote in cui è maturato questo passo indietro di Apple, costretta a rinunciare ad uno dei suoi sogni.

In chiave più domestica, registriamo oggi un altro passo indietro rispetto agli anni ruggenti. Vodafone ha confermato di essere in trattative esclusive con Swisscom per una potenziale vendita di Vodafone Italia a un enterprise value di 8 miliardi di euro. Prende così velocità la razionalizzazione delle Tlc in attesa della “nuova” Tim.

C’è poco da segnalare sul fronte delle banche centrali. La nota più rilevante arriva nientemeno che dalla Nuova Zelanda: Il dollaro kiwi si indebolisce dopo che il Comitato di politica monetaria della Reserve Bank ha mantenuto il tasso ufficiale di liquidità al 5,5%. Le nuove previsioni indicano una minore possibilità di aumento dei tassi quest’anno, ma nessuna riduzione fino al 2025.

Deboli i listini a inizio giornata. Le Borse dell’Asia Pacifico sono quasi tutte in calo nel finale di seduta. Indice Csi 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,6%. Nikkei di Tokyo -0,1%.

Crisi del mattone in Cina, sos nascite in Corea

Si apre un’altra crisi del mattone in Cina. Dopo il fallimento di Evergrande Il gigante del settore immobiliare cinese Country Garden ha detto di aver ricevuto una richiesta di liquidazione dopo il mancato rimborso di un prestito dal valore di 205 milioni di dollari.

Hang Seng di Hong Kong scende dell’1,4%: il governo della città ha annunciato la cancellazione immediata delle misure di contenimento della domanda di alloggi, un provvedimento che dovrebbe contribuire a ridare forza al mercato. I prezzi delle case sono scesi sui minimi degli ultimi sette anni. Si aggrava la crisi delle nascite in Corea del Sud, ai minimi di sempre:  a chiudere in rialzo la borsa della Corea del Sud, Kospi +1%. In calo dello 0,5% i listini della Malesia e della Thailandia.  Le Borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve calo, future EuroStoxx 50 -0,2%.

Il Btp valore macina nuovi record

Ieri il FtseMib di Milano è salito dello 0,46%. A soli 19 punti9 base dal record. dal 2009. Contina la stagione d’oro dei Btp. Alimentata dal successo di Btp Valore. Lo spread Btp/Bund è a 143 punti base, sui minimi da due anni. Il Btp Valore ha raccolto ordini complessivi per 11,05 miliardi di euro nei primi due giorni di collocamento.

Nella precedente emissione del Btp Valore di ottobre – con scadenza a cinque anni – il Tesoro aveva ricevuto sottoscrizioni complessive per 17,2 miliardi di euro, di cui 9,31 miliardi nei primi due giorni. Escono in mattinata i dati di febbraio sulla fiducia di consumatori e imprese in Italia, Portogallo e l’economic sentiment della zona euro. La settimana scorsa l’Ifo tedesco aveva registrato un miglioramento del morale delle imprese del Paese in linea con le aspettative. In Italia i dati sulla fiducia di imprese manifatturiere e dei consumatori a gennaio avevano registrato un miglioramento. 

Da registrare lo spunto del Dax di Francoforte. In rialzo dello 0,8% si è portato su nuovi massimi storici grazie alla spinta di tre big: Infineon +4%, Basf +3% e Bayer +2%.

Wall Street in tensione in attesa del dato sul Pce Usa

È probabile che a Wall Street l’attendismo prevarrà fino a giovedì e venerdì quando verranno comunicati prima i dati sul Pce americano di gennaio, uno degli indicatori più monitorati dalla Fed, e a seguire i dati sull’inflazione della zona euro, che potrebbe essere scesa a gennaio sotto il +3% per la prima volta in tre anni. 

Jp Morgan ha individuato proprio nell’inflazione uno dei rischi principali in grado di far deragliare la fase rialzista che ha portato le Borse sui massimi storici. Una persistenza di elevati tassi di inflazione, dovuti a mercati del lavoro robusti e a politiche di spesa pubblica generose potrebbe mutare il sentiment degli investitori, hanno avvertito gli strateghi di Jp Morgan in una nota di lunedì, costringendo la Fed a mantenere i tassi alti per un periodo più prolungato del previsto. Già la probabilità di un taglio a marzo è stata azzerata, così come si è quasi del tutto dileguata la prospettiva di un taglio in primavera. Si punta ora a un primo taglio a inizio estate, subito dopo si comincerà a parlare di elezioni americane.  

In estrema sintesi, il quadro di fondo delle Borse non mostra segnali di maltempo, ma dopo sedici settimane di rialzo su diciassette è legittimo pensare che si debbano prendere almeno una salutare pausa di riflessione

Vola il Bitcoin, petrolio in calo

Quinto rialzo consecutivo e prezzo sui massimi da due anni per il Bitcoin trattato a quasi 58 mila dollari. Da inizio anno +35% circa. L’effetto Fomo (Fear of Missing Out) colpisce ancora, perché la corsa agli acquisti sembra più determinata dalla paura di restare fuori dal rally che da considerazioni di tipo fondamentale.

Petrolio in lieve calo da +1,3% di ieri. Prosegue la fase di saliscendi, mentre si confrontano le preoccupazioni sulla tenuta della domanda globale e le possibili ripercussioni delle tensioni geostrategiche. Intanto, si guarda all’evoluzione delle scorte Usa. Secondo fonti che citano i dati dell’American petroleum institute (Api) le scorte di greggio statunitense sono aumentate di 8,43 milioni di barili nella settimana terminata il 23 febbraio. Le scorte di benzina sono diminuite di 3,27 milioni di barili e quelle di distillati di 523.000 barili. 

Bernstein declassa Stellantis. Le mosse di Leonardo

Vodafone, dunque, ha confermato di essere in trattative esclusive con Swisscom per una potenziale vendita di Vodafone Italia alla società di Tlc svizzera per contanti. Secondo una nota, le parti hanno concordato che l’acquisizione da parte di Swisscom di Vodafone Italia abbia un enterprise value di 8 miliardi di euro. Ieri alcune fonti hanno detto a Reuters che il colosso delle Tlc britannico è in trattative per una quota di minoranza della società che potrebbe nascere da una potenziale integrazione delle sue attività italiane con Fastweb, gruppo Swisscom.

Stellantis. Bernstein declassa il giudizio a Market Perform. 

Campari. Barclays abbassa il target price a 10,10 euro all’indomani della presentazione dei dati del trimestre. Jp Morgan lo taglia a 7,8 euro. 

Nexi. Sono usciti stamattina i dati di Worldline, anch’essa attiva nei pagamenti digitali.

Leonardo. Leonardo ha siglato con la Defence science and technology agency (Dsta) di Singapore un accordo preliminare (MoU) di collaborazione, con una attenzione particolare sulle armi navali e le tecnologie subacquee. La controllata Usa Drs ha chiuso il quarto trimestre 2023 con un utile per azione adjusted di 0,31 dollari, inferiore rispetto ai 35 centesimi di un anno prima, ma superiore all’attesa media di 30 centesimi stimata da sei analisti.

Anima. Il cda proporrà all’assemblea del 28 marzo la cancellazione di azioni proprie in portafoglio per un ammontare pari al 3% del capitale sociale attuale.

Tod’s. “L Catterton” risulta complessivamente titolare del 6,103% del capitale al 27 febbraio, secondo una nota Tod’s con gli ultimi aggiornamenti.

Buzzi, Cementir. Stamattina il colosso svizzero Holcim ha detto di aspettarsi nel 2024 un aumento delle vendite del 4%, leggermente meglio delle attese. Il titolo sale del 3% nel preborsa.

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