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Bonus mamme, è attivo l’esonero al 100% per le lavoratrici con due o più figli: ecco come funziona e come fare domanda

Il bonus mamme rappresenta un’importante esenzione totale dai contributi previdenziali per le lavoratrici con due o più figli. Vediamo in dettaglio come funziona questa misura che sarà valida per i prossimi tre anni

Bonus mamme, è attivo l’esonero al 100% per le lavoratrici con due o più figli: ecco come funziona e come fare domanda

Busta paga più pesante per le mamme lavoratrici. Con la pubblicazione della circolare Inps è finalmente attivo l’esonero al 100% dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti per le lavoratrici madri con tre o più figli e contratto a tempo indeterminato, previsto dalla legge di Bilancio. Tale esenzione è valida fino al diciottesimo anno del figlio più giovane, con un limite di 3.000 euro all’anno, ripartito su base mensile. In via sperimentale, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, l’esonero è esteso anche alle madri con due figli e contratto a tempo indeterminato, fino al compimento del decimo anno del figlio più giovane. Ma vediamo nel dettaglio come funziona il bonus mamme.

Bonus mamme: cos’è e come funziona?

L’esonero contributivo per le mamme lavoratrici è una misura che mira a supportare le famiglie italiane, fornendo un beneficio economico diretto e alleviando il peso finanziario delle lavoratrici con responsabilità familiari. In breve, la parte dei contributi previdenziali che spetta alla lavoratrice non verrà più detratta direttamente dalla sua busta paga, ma sarà sostenuta dallo Stato.

Ma di quanto aumenteranno le buste paga con il bonus mamma? Fino a quando sarà in vigore il cosiddetto taglio del cuneo fiscale (al 6% o 7% in base al reddito) l’aumento effettivo sarà del 3,19% o 2,19%.

A chi è rivolto?

L’esonero, in vigore dal 1° gennaio 2024 con un massimo di 250 euro al mese, si applica a tutti i contratti a tempo indeterminato nei settori pubblico e privato. Inclusi i rapporti di apprendistato, mentre non potranno ottenerlo tutte le lavoratrici precarie che hanno contratti a termine e quelle domestiche anche se con contratto a tempo indeterminato. Dunque, la mamma che ha un contratto a tempo determinato non può usufruire dell’esonero, ma se il contratto diventa a tempo indeterminato, l’esenzione inizia dalla data in cui diventa tale. La riduzione contributiva si estende alle lavoratrici con figli adottivi o affidati. Non c’è decadenza dal beneficio se uno dei figli esce dal nucleo familiare o per altre situazioni specificate nella circolare.

Come ottenere il bonus mamme?

Ma come funziona la procedura per chiedere il bonus mamme? Le lavoratrici possono comunicare al datore di lavoro l’intenzione di usufruire dell’esonero, specificando il numero e i codici fiscali dei figli. Dopo la trasmissione dei dati all’Inps e i relativi controlli, verrà erogato il bonus. In alternative, le mamme possono anche comunicare direttamente all’Istituto le informazioni necessarie per poter usufruire dell’esonero.

Quanto dura?

La misura non è strutturale, ma avrà una durata di tre anni. In pratica, il bonus sarà valido fino al 31 dicembre 2026 per le lavoratrici con 3 o più figli (comunque fino al compimento dei 18 anni di età del figlio più giovane), e fino al 31 dicembre 2024 per le lavoratrici con 2 figli, comunque fino al compimento dei 10 anni di età del figlio più piccolo.

Bonus mamme: esempi pratici

La circolare fornisce esempi dettagliati su come si applica l’esonero in diverse situazioni, considerando la data di nascita dei figli, le gravidanze in corso e altre eventualità. Questi casi esemplificativi chiariscono le tempistiche e le condizioni in cui il beneficio è valido.

Lavoratrice con tre figli

Alla data del 1° gennaio 2024, la lavoratrice è madre di tre figli. L’esonero si applica a partire dal 1° gennaio 2024. Il figlio più giovane compie 18 anni il 19 ottobre 2025. L’applicazione dell’esonero contributivo termina nel mese di ottobre 2025.

Lavoratrice con due figli

Alla data del 1° gennaio 2024, la lavoratrice è madre di due figli. L’esonero si applica a partire dal 1° gennaio 2024. Il figlio più giovane compie 10 anni il 18 luglio 2024. L’applicazione dell’esonero contributivo termina nel mese di luglio 2024.

Gravidanza in corso

Alla data del 1° gennaio 2024, la lavoratrice è madre di un figlio ed è in corso la gravidanza del secondo figlio. La nascita del secondo figlio avviene l’11 giugno 2024. L’esonero si applica dal 1° giugno 2024 al 31 dicembre 2024.

Gravidanza del terzo figlio

Alla data del 1° agosto 2024, la lavoratrice è madre di due figli ed è in corso la gravidanza del terzo figlio. La nascita del terzo figlio avviene il 2 marzo 2025. Fino al 31 dicembre 2024 si applica l’esonero. Dal 1° gennaio 2025 al 28 febbraio 2025 non si applica alcuna riduzione contributiva. A partire dal 1° marzo 2025 e fino al 31 dicembre 2026 si applica l’esonero.

Lavoratrice con figli maggiori di 18 anni

Alla data del 1° gennaio 2024, la lavoratrice è madre di tre figli, tutti di età superiore ai 18 anni. In questo caso, non spetta alcuna riduzione contributiva.

È importante notare che l’esonero si cristallizza alla nascita del terzo figlio (o successivo) per il 2024, senza decadenza dal diritto in caso di variazioni nella composizione del nucleo familiare.

Bonus mamme: come recuperare gennaio?

A gennaio le mamme non hanno potuto beneficiare dello sgravio a causa dei ritardi per “verifiche sulla base della normativa sulla privacy”. Niente paura, chi ne aveva diritto già dal primo mese dell’anno recupererà l’importo dovuto.

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