Condividi

Berlusconi, Tribunale di Sorveglianza: ok ai servizi sociali

Accolta la richiesta dell’ex Cavaliere, che preferiva questa opzione rispetto all’alternativa degli arresti domiciliari – La pena fa riferimento alla sentenza definitiva del processo per i diritti tv Mediaset, con la Cassazione che lo scorso agosto aveva confermato al leader di Forza Italia una condanna a quattro anni di reclusione per frode fiscale.

Berlusconi, Tribunale di Sorveglianza: ok ai servizi sociali

La decisione finale è arrivata: il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha accordato a Silvio Berlusconi l’affidamento in prova ai servizi sociali, accogliendo la richiesta dell’ex Cavaliere, che preferiva questa opzione rispetto all’alternativa degli arresti domiciliari. La settimana scorsa, durante l’udienza preliminare, anche il procuratore generale, Antonio Lamanna, aveva dato parere favorevole. Berlusconi dovrà assistere gli anziani per almeno quattro ore consecutive una volta la settimana. 

La pena fa riferimento alla sentenza definitiva del processo per i diritti tv Mediaset, con la Cassazione che lo scorso agosto aveva confermato al leader di Forza Italia una condanna a quattro anni di reclusione per frode fiscale. 

L’ex Premier ha beneficiato prima dell’indulto, che ha cancellato tre dei quattro anni, poi della norma sui limiti d’età, che esclude la detenzione in carcere per chi ha più di 70 anni.  

Non solo: la pena di fatto scenderà da 12 mesi a 10 mesi e mezzo, perché 45 giorni saranno cancellati dal beneficio della liberazione anticipata, una volta scontati i primi sei mesi svolgendo attività socialmente utili. In caso di condotta irreprensibile, inoltre, la pena potrebbe poi scendere a nove mesi.

L’opzione scelta garantirà all’ex Cavaliere la massima “agibilità politica” possibile per un detentuo, consentendogli – previa autorizzazione – spostamenti a Roma e comizi. Con i domiciliari, naturalmente, la campagna eletorale sarebbe stata assai più difficolosa.  

Commenta