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Benzina, controlli Finanza: 15% distributori irregolari

Ad agosto migliaia di controlli delle Fiamme Gialle, 23 denunce – “Le frodi sui carburanti colpiscono non solo gli automobilisti, ma anche le casse dello Stato. La miscelazione con prodotti petroliferi diversi, non soggetti ad imposte e di minor costo, consente di creare riserve occulte di carburante venduto separatamente in nero”.

Benzina, controlli Finanza: 15% distributori irregolari

Distributori di benzina nel mirino delle Fiamme Gialle. Ad agosto la Guardia di Finanza ha effettuato controlli su 2.400 impianti stradali di carburante nei giorni di maggior traffico, scoprendo 356 irregolarità (15%).

Centinaia di finanzieri hanno passato al setaccio le stazioni di servizio verificando l’effettivo quantitativo di carburante erogato, la qualità e la corrispondenza tra i prezzi indicati e quelli applicati. Le violazioni più gravi riguardano 23 gestori denunciati alle Procure competenti per frode in commercio. Sequestrate 53 tra colonnine e pistole erogatrici.

In due casi, a Palermo, il gasolio per autotrazione è risultato annacquato con sostanze chimiche di bassa qualità: olio sintetico pari al 30% del prodotto, in un caso e sostanze non adatte all’autotrazione nell’altro.

Ammontano a 21.079 litri i prodotti petroliferi che sono stati sequestrati in Liguria ed in Sicilia unitamente ai distributori, dopo che è stata riscontrata la manomissione dei contatori volumetrici delle colonnine. Negli altri casi sono stati sanzionati 114 gestori per violazione alla disciplina sui prezzi esposti, non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento, e 18 gestori per la rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti.

In 197 casi “è stata avviata – spiega la Gdf – la procedura per la revisione degli erogatori da parte dell’Ufficio Metrico della Camera di Commercio, che dovrà procedere ad una nuova taratura degli impianti. Le frodi sui carburanti colpiscono non solo gli automobilisti, ma anche le casse dello Stato. La miscelazione con prodotti petroliferi diversi, non soggetti ad imposte e di minor costo, da un lato fornisce agli utenti un prodotto scadente quando non dannoso per la meccanica, dall’altro consente di creare riserve occulte di carburante venduto separatamente in nero”.

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