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Bce mina la fusione tra Bpm e Banco Popolare

La Vigilanza europea chiede un aumento di capitale a Bpm e Banco Popolare per approvare la fusione: giù i titoli in Borsa – Draghi: i tassi possono scendere ancora – Attesa per il nuovo piano Eni – Fibrillazione ai vertici di Telecom e conti in rosso – Donnet numero uno di Generali – Finmeccanica non esclude la cedola

Bce mina la fusione tra Bpm e Banco Popolare

La Borsa degli Stati Uniti, dopo un avvio incerto, ha invertito la rotta: l’indice S&P500 sale dello 0,2%, il Dow Jones dello 0,3%. Il Nasdaq resta indietro, perde lo 0,2%, perché è zavorrato dalle società del biotech. A far ripartire gli acquisti hanno contribuito gli ottimi conti di FedEx, il gigante Usa delle spedizioni, considerato un barometro dell’economia degli Stati Uniti e salito del 9%, a 159 dollari, all’indomani della pubblicazione dei dati del trimestre.

Il Super-indice che anticipa l’andamento dell’economia degli Stati Uniti nei successivi sei mesi è salito in febbraio dello 0,1%, rispetto al +0,2% stimato dal consensus, mentre il mese precedente era sceso dello 0,2%. I mercati Usa si sono subito adeguati alle indicazioni della Fed: il dollaro è indebolito sull’euro a 1,13 1da 1,122 di ieri sera, in prossimità dei minimi da ottobre. Il Tbond governativo a due anni, tratta a 0,83% (in calo di 16 bp). Il governativo a 10 anni tratta a 1,87%, in calo di 4 punti base. 
 
DRAGHI: I TASSI POSSONO SCENDERE ANCORA.DEBOLI LE BORSE EUROPEE

Mario Draghi, parlando a margine del summit europeo, ha detto di vedere segnali di miglioramento e di ripresa dell’economia, ma che ci sono di peggioramento che hanno spinto la Bce ad allentare ulteriormente la politica monetaria. I tassi di interesse, ha aggiunto, rimarranno bassi per un periodo considerevole di tempo, o che addirittura scenderanno ancora.

Giornata di calo per le Borse europee, preoccupate che il calo del dollaro nei confronti dell’euro vada a intaccare la competitività delle aziende europee. A Milano l’indice FtseMib ha chiuso in calo dello 0,6% La Borsa di Parigi ha perso lo 0,4%, Francoforte 0,9% accusa le perdite maggiori. E’ in atto, secondo il parere di alcuni operatori, una rotazione di portafogli fuori dall’Europa e verso gli Stati Uniti e i mercati emergenti dopo che la Federal Reserve ha tirato il freno sul ritmo di aumento dei tassi di interesse.

In rialzo Londra (+0,4%). La Banca d’Inghilterra ha deciso di lasciare invariato il programma di allentamento quantitativo a 375 miliardi di sterline e il bank rate stabile allo 0,50%.

ALTOLA’ DELLA VIGILANZA A BPM-BANCO POPOLARE

Torna a scendere il comparto bancario. Tutto il settore bancario europeo è debole, l’indice Eurostoxx del comparto è il peggiore di oggi con una caduta del 2,5%. La bufera ha investito in particolare gli istituti italiani, dopo il tonfo di Banco Popolare (in caduta del 14%) e Banca Pop. Milano (-5,5%). La fusione dei due istituti sembra ormai ad alto rischio da quel che si è saputo del contenuto della lettera della Banca centrale europea, che fa seguito all’incontro della scorsa settimana a Francoforte tra i vertici delle due banche e gli esperti dell’Eurotower. Lo spazio per la trattativa sembra ormai molto limitato perché la Bce avrebbe comunicato alle due banche la necessità di un aumento di capitale a seguito del potenziale merger.

Il possibile fallimento della fusione ha già innescato tensioni all’interno di Piazza Meda, in vista di un’eventuale passo indietro di Giuseppe Castagna. I dipendenti/azionisti di Bpm hanno rireso i contatti con Andrea Bonomi, già protagonista di un (fallito) tentato di rinnovamento della Popolare.

La notizia ha accelerato il calo degli altri titoli del comparto. Intesa ha chiuso in ribasso del 2,7%. Pesante il calo di Unicredit (-4,1%) e di Monte Paschi (-4,1%). Ancora più massicci i ribassi per Mediobanca (-6,1%) e Banca Pop.Emilia (-6,6%). Ubi -3,5%. 

Poco mossa Generali (+0,2%) in attesa della presentazione odierna dei conti 2015 e del nuovo amministratore delegato Philippe Donnet.

CORRE ENI IN ATTESA DEL PIANO. SNAM STUDIA LA SEPARAZIONE DI ITALGAS

A contenere la discesa dell’indice hanno contribuito i titoli petroliferi, al traino del recupero delle quotazioni del greggio. Il Brent sale del 2,8% a 41,4 dollari al barile, Wti a 40 dollari (+4%). Fra i titoli migliori in Europa c’è Eni (+1,8%), alla vigilia dell’incontro di oggi a Londra con gli analisti per l’aggiornamento del business plan. la francese Total è salita del 2,3%. Saipem guadagna l’1,2%, Tenaris +1,7%. Fra le utility, Enel guadagna lo 0,8%.

Corre Snam (+2,8%) dopo i buoni risultati: l’utile 2015 è salito del 3,3% a 1,2 miliardi di euro, il dividendo sarà pari a 0,25 euro per azione, invariato sull’anno precedente. Il Cda ha inoltre avviato uno studio di fattibilità su una possibile operazione di riorganizzazione industriale e societaria per la separazione di Italgas da Snam attraverso la scissione parziale e proporzionale di Snam avente a oggetto, in tutto o in parte, la partecipazione in Italgas. La società prevede di sottoporre gli esiti dello studio di fattibilità all’approvazione del Cda. Di conseguenza, l’approvazione del piano strategico 2016-2019 slitta dal 29-30 marzo entro luglio anziché i prossimi 29 e 30 marzo. 

TELECOM, FUMATA NERA PER INWIT

Slitta ad un prossimo Cda di Telecom Italia (-1,9%) la decisione sul futuro di Inwit. Lo ha comunicato alla fine del consiglio Tarak Ben Ammar: “Siamo in una fase di riflessione – ha detto – servirà un’altra riunione, senza dubbio”. Il vertice è stato fissato il 12 aprile. In quell’occasione, secondo indiscrezioni, i membri francesi di Vivendi potrebbero proporre un rinnovo anticipato dei vertici della compagnia. Ieri l’ad di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine non ha voluto esprimere giudizi sul numero uno del gruppo di tlc, Marco Patuano. Solamente Ben Ammar si è limitato a dire che su Patuano “per noi non c’è niente di negativo”.

Il Cda ha intanto approvato i conti 2015, proponendo la distribuzione di un dividendo per le sole azioni di risparmio di 0,0275 centesimi per un ammontare totale di circa 166 milioni. Il gruppo ha accusato una perdita netta di 72 milioni (contro l’utile di 1,35 miliardi del 2014). Escludendo tuttavia gli oneri netti non ricorrenti, gli oneri connessi al buy back di obbligazioni, nonché gli effetti negativi della valutazione del mandatory convertible bond – sottolinea un comunicato della società – l’utile si sarebbe attestato a circa 1,4 miliardi di euro.

MONDADORI TRATTA IN ESCLUSIVA BANZAI

Tra i media, positiva Mediaset (+1%). Brillante Mondadori (+2,9%), grazie ai dati positivi ed alle prospettive illustrate ieri agli analisti dall’ad Ernesto Mauri. Il focus è sul digitale, che oggi rappresenta il 4,9% dei ricavi totali, un valore “insoddisfacente” secondo Mauri. “O cresciamo con acquisizioni o lo facciamo noi, ma quel tema lì dobbiamo risolverlo”, ha proseguito confermando “il forte interesse” per il settore media di Banzai.

“Di dossier sul digitale ne abbiamo visti più di una decina, Banzai è uno di questi”, ha detto spiegando che “guardare” vuol dire anche “parlare” con le controparti. Nel frattempo si punta a chiudere l’operazione Rcs Libri entro il 15 aprile massimo.

FINMECCANICA. MORETTI NON ESCLUDE UNA CEDOLA

Tra gli industriali, in ribasso Stm (-2,1%). Fiat Chrysler perde lo 0,5%, Cnh Industrial -0,9%. Positiva Prysmian (+1,8%). Finmeccanica (-1,6%): Mauro Moretti ha ieri illustrato gli obiettivi della finanziaria, ormai ribattezzata Leonardo. “Siamo pronti a prendere in considerazione la distribuzione di un dividendo” ha detto in risposta ad un analista finanziario. “Siamo fiduciosi sulla generazione di cassa e sulla profittabilità”, ha aggiunto l’ad, secondo il quale “tutta la nostra attività sta ora contribuendo alla profittabilità del Gruppo”. In particolare, “con la produzione di elicotteri la nostra attività è resiliente, diversificata e flessibile”. Moretti ha alzato il palmare e lo ha mostrato agli analisti per rispondere ad una domanda sulle indagini della magistratura in merito alla cessione di Ansaldo Sts. “Se cercate la risposta – ha detto – eccola”: per il prezzo giusto di Ansaldo, ha aggiunto, “guardate la Borsa”.

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