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Bankitalia: salgono Pil, occupazione e debito

Buone notizie anche sul fronte dei consumi: la spesa delle famiglie continuerà a salire nel 1°trimestre 2016 – In crescita anche le entrate tributarie, mentre il mercato del Lavoro ha registrato miglioramenti superiori alle attese. – Entrate tributarie in rialzo a 27,5 miliardi.

Bankitalia: salgono Pil, occupazione e debito

La crescita c’è, ma è “ancora moderata”, mentre sul fronte occupazione si registrano “rilevanti miglioramenti”. Rivisto al rialzo di 1,8 miliardi il debito del 2015 che sale dal 132,6% al 132,7% del Pil.  Passi avanti anche per le banche, con i crediti deteriorati che hanno smesso di crescere per la prima volta dal 2008.

Questi i dati più rilevanti forniti dalla Banca d’Italia nel bollettino statistico pubblicato oggi.

Pil
“Secondo nostre valutazioni nel primo trimestre del 2016 la crescita sarebbe stata ancora moderata, ma lievemente superiore rispetto ai tre mesi precedenti”.  In base agli ultimi dati in possesso di Bankitalia l’attività economica “avrebbe beneficiato del riavvio della manifattura, cui si sarebbe aggiunto il consolidamento della ripresa nel settore dei servizi e nel comparto edile”. Le imprese “rimangono ottimiste sulle prospettive dei prossimi mesi, pur con alcuni segnali di cautela”. Sulla base dell’andamento registrato negli ultimi tre mesi dello scorso anno, meno favorevole rispetto a quanto previsto a gennaio 2015, Via Nazionale sottolinea che le principali istituzioni e gli analisti hanno corretto marginalmente al ribasso le stime di crescita del nostro paese per il 2016 (comprese tra 1% e l’1,2%); sono rimaste pressoché invariate quelle per il 2017.

Consumi
Buone notizie sul fronte consumi che preannunciano un ulteriore rialzo della spesa delle famiglie nel corso del primo trimestre 2016, nonostante ci siano “valutazioni più prudenti dei consumatori sulle prospettive del quadro economico generale” Nel quarto trimestre del 2015 la spesa delle famiglie ha continuato il rialzo in atto dall’estate del 2013, migliorandosi dello 0,3% dopo lo 0,5% posto in essere nel terzo trimestre. A sostenere i consumi soprattutto la componente dei servizi e il primo incremento del reddito disponibile valutato in termini reali dal 2008 (0,8% rispetto all’anno precedente), anche in seguito alle condizioni più favorevoli del mercato del lavoro. In base alle ultime informazioni congiunturali, Bankitalia prevede una prosecuzione della fase di moderata espansione della spesa delle famiglie all’inizio del 2016.  

Lavoro
“Rilevanti” miglioramenti nel mercato del lavoro. Nonostante la disoccupazione rimanga elevata, i dati definitivi indicano “un miglioramento dell’occupazione nel 2015 superiore alle nostre previsioni di un anno fa (0,8 per cento, contro una previsione di 0,5 nel gennaio 2015), pur in presenza di una parziale correzione nei primi mesi di quest’anno in occasione della riduzione degli sgravi contributivi”. Il merito sarebbe sia della ripresa dell’attività economica sia dei provvedimenti adottati dal Governo: “Vi è evidenza che la nuova disciplina dei rapporti di lavoro e, in misura più ampia, gli sgravi contributivi abbiano stimolato una ricomposizione delle assunzioni a favore di contratti a tempo indeterminato e un’espansione dei livelli occupazionali complessivi”.

Banche e credito
Per la prima volta dall’inizio della crisi del 2008 hanno smesso di crescere i crediti deteriorati delle banche mentre la raccolta, tra novembre e febbraio, è rimasta stabile per il sistema nonostante le tensioni finanziarie di inizio anno. A meno di una settimana dall’annuncio della nascita del fondo Atlante la loro quota sul totale dei finanziamenti si è stabilizzata (collocandosi al 18,2% e al 10,9% al netto delle rettifiche di valore già operate nei bilanci bancari)”.

Debito Pubblico
La Banca d’Italia ha rivisto al rialzo il debito del 2015 dal 132,6% al 132,7% del Pil. Larga parte della revisione riflette la classificazione all’interno del perimetro delle Amministrazioni Pubbliche del Fondo di Risoluzione Nazionale, le cui passività sono state incluse nel debito pubblico.

In ultimo, occorre segnalare l’aumento del debito delle Amministrazioni Pubbliche, cresciuto a febbraio di 21,5 miliardi a quota 2.214,9 miliardi. Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 27,5 miliardi, in aumento del 3,4% (0,9 miliardi) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

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