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Banche in forte rialzo su riunione Tesoro

Volano i titoli delle principali banche e trainano il listino che inverte la rotta: dall’avvio in rosso alle 11 segna +0,88%. I maggiori rialzi per Bpop, Mps, Bpm e Ubi. Bene anche Intesa e Unicredit. Al Mef la riunione sulla società veicolo per garantire gli aumenti e assorbire i crediti deteriorati.

Banche in forte rialzo in Borsa, con effetto trascinamento su tutto il listino, in attesa della riunione decisiva stamane per il varo del fondo che dovrà assistere aumenti di capitale ed assorbimento di non performing loans delle banche italiane più esposte. Alla riunione parteciperanno le principali banche e altri soggetti come Fondazioni e la stessa Cdp per la creazione di una società in grado di garantire gli aumenti di capitale degli istituti di credito. In più sarà allo studio anche il lancio di una società per rilevare le sofferenze del settore creditizio. Così Banco Popolare vola dell’8,6%, Mps dell’8,5%, Bpm del 7,1% e Bper del 4,8%. Se Intesa Sanpaolo mette a segno un progresso del 3,57%, Ubi sale del 7,1% e Unicredit del 5,67%.

Il veicolo (ma non è escluso che si opti alla fine per due fondi distinti) potrà contare solo su capitali privati: l’obiettivo è di raggiungere tra i 4 e o 6 miliardi (ma c’è chi parla di 7) così distribuiti: 1,5 miliardi tra Unicredit, Intesa ed Ubi; un altro mezzo miliardo arriverà dalle altre dieci banche invitate stamane al summit presso il ministero dell’Economia. All’impresa parteciperanno anche buona parte delle Fondazioni e delle compagnie Vita. A completare la raccolta contribuiranno le garanzie prestate dalla Cdp.

I contorni dell’operazione verranno resi noti tra oggi e domani. Di sicuro sarà necessario dimostrare davanti a Bruxelles la natura privata dell’operazione. Ma, per garantire l’esito positivo, sarà cruciale accompagnare all’iniziativa agevolazioni fiscali e misure per accelerare il recupero dei crediti incagliati da parte delle banche. Tutto, comunque, dovrà essere pronto per lunedì prossimo, quando scatterà l’aumento di capitale (1,75 miliardi) di Popolare Vicenza, garantito da Unicredit. A favorire il buon esito, ha rivelato l’ad Federico Ghizzoni, è l’interesse emerso da Fortress, il fondo private Usa.

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