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Autostrade, ma la Consob dove sta?

La Consob dovrebbe uscire dal letargo ed imporre ai garruli ministri di informare dettagliatamente i mercati sulle loro intenzioni su Autostrade al fine di porre termine al caos informativo che Di Maio e i suoi sodali stanno generando a mercati aperti con grave danno dei risparmiatori

Autostrade, ma la Consob dove sta?

Dopo la tragedia del ponte di Genova continua a stupire gli osservatori dei mercati finanziari che la Consob sia come l’araba fenice: che vi sia ognuno lo dice, dove sia nessun lo sa. Stupisce anche che coloro che hanno subito le più gravi perdite sui titoli della società quotata Atlanta non abbiano chiesto alla Consob di intervenire immediatamente contro le dichiarazioni di Conte, Di Maio, Salvini e Toninelli, che hanno contribuito e continuano a contribuire ad affondare i titoli della società quotata recando gravi danni ai risparmiatori.

Il perdurare a mercati aperti della discussione sulla concessione ad Autostrade rischia di configurarsi al pari di un crimine finanziario a danno dei mercati ben al di là delle responsabilità e delle sanzioni che verranno accertate sperabilmente non da un tribunale del popolo con stile Ghepeu prima e alle guardie rosse poi, ma da un organo legislativamente previsto, rasenta il crimine finanziario, seppure con gran dispetto del presidente Conte che da giurista diffida dei tempi della magistratura.

La Consob, uscita dal letargo, dovrebbe imporre ai garruli ministri di informare dettagliatamente i mercati sulle loro intenzioni al fine di porre termine al caos informativo che Di Maio e i suoi sodali stanno generando a mercati aperti.

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