Condividi

Atlantia dribbla Conte e va all’attacco, GdF in Autostrade

Titolo ancora in profondo rosso a Piazza Affari – Come il cda di Autostrade, anche quello di Atlantia, pur dichiarandosi disponibile a collaborare con le istituzioni per Genova, non raccoglie la richiesta del premier Conte di moltiplicare le risorse da mettere a disposizione e si prepara a difendere i suoi azionisti – Ispezione della Guardia di Finanza nelle sedi di Autostrade

Atlantia dribbla Conte e va all’attacco, GdF in Autostrade

È durato tre ore il consiglio di amministrazione di Atlantia sul tragico crollo del Ponte Morandi di Genova. La società ha deciso di non rispondere alle sollecitazioni del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che alla vigilia del board ha definito “modesta” la cifra di mezzo miliardo di euro che Autostrade ha messo sul piatto dopo il disastro del 14 agosto, aggiungendo che “potrebbero quadruplicarla o quintuplicarla”.

In compenso Atlantia ha scelto di reagire, annunciando l’avvio di verifiche sull’impatto che la lettera del Governo relativa alla revoca della concessione autostradale ha avuto sul titolo, che oggi a Piazza Affari sta vivendo l’ennesima giornata di passione cedendo il 4,05% a 18,13 euro. Dallo scorso 13 agosto l’azienda ha visto andare in fumo oltre 5 miliardi di capitalizzazione.

“In relazione alla lettera di contestazione formulata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nei confronti di Autostrade per l’Italia – si legge nella nota della società – il Consiglio di Atlantia ha avviato le verifiche relative all’impatto di tale missiva in merito agli strumenti finanziari del Gruppo. Il Consiglio ha altresì avviato la valutazione degli effetti delle continue esternazioni e della diffusione di notizie sulla Società, avendo riguardo al suo status di società quotata, con l’obiettivo di tutelare al meglio il mercato e i risparmiatori”.

Durante la riunione, l’ad Giovanni Castellucci ha riferito al board della società della famiglia Benetton gli esiti del cda di Autostrade per l’Italia, tenutosi ieri, riassumendo inoltre le iniziative avviate da quest’ultima a favore delle famiglie e del territorio. Il consiglio ha poi “illustrato il piano di interventi, adottato nelle more dell’accertamento delle cause dell’evento, tanto a favore delle famiglie delle vittime quanto di quelle costrette a trasferirsi dalle loro abitazioni, nonché il piano di ricostruzione del ponte crollato e il piano di viabilità alternativa nella città di Genova. Tali misure trovano il pieno supporto da parte di Atlantia”.

Nello stesso frangente occorre segnalare che proprio oggi, la Guardia di Finanza ha effettuato sequestri di atti nella sede di Atlantia e Autostrade per l’Italia a Genova, nell’ambito dell’inchiesta della procura del capoluogo ligure sul crollo del ponte Morandi dello scorso 14 agosto, che ha provocato 43 vittime. Lo riferisce il procuratore aggiunto di Genova Paolo D’Ovidio. Subito dopo il crollo del ponte la procura di Genova ha aperto un’indagine, ad oggi ancora senza indagati, che ipotizza i reati di attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

Commenta