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Amstel Gold: tutti contro Sagan, il gran favorito

Assente Cancellara, è lo slovacco l’uomo da battere. Gilbert e Rodriguez i suoi rivali più pericolosi. Decisivo sul finale sarà ancora lo strappo del Cauberg che l’anno scorso ha visto il trionfo di Gasparotto

Amstel Gold: tutti contro Sagan, il gran favorito

Fino a oggi è davvero una stagione “griffata”: a vincere le grandi classiche di primavera sono stati sempre i corridori partiti con i maggiori favori del pronostico. Cancellara ha centrato alla grande il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Peter Sagan ha fatto sua la Gand Wevelgem addirittura divertendosi a impennare la bici sul traguardo da autentico giocoliere delle due ruote. Solo la Sanremo, sconvolta da una meteo avversa, ha visto Cancellara e Sagan, i due grandi protagonisti delle corse di un giorno, preceduti allo sprint da un outsider come il tedesco Ciolek. Con queste premesse l’Amstel Gold Race, che si corre questa domenica sulle strade e i muri del Limburgo ha tutta l’aria di finire nel carnet di Sagan, fresco vincitore anche della Freccia del Brabante di mercoledì dopo aver disertato la Roubaix. Assente Cancellara, lo slovacco della Cannondale avrà nel campione del mondo, il belga Philippe Gilbert, il rivale più pericoloso che su questo tracciato di Valkenburg ha ottenuto l’anno scorso la sua vittoria più prestigiosa.
Come sempre l’Amstel si deciderà probabilmente ancora sul Cauberg, l’ultimo dei dieci strappi inseriti nella classica sponsorizzata dal colosso della birra. L’anno scorso sul Cauberg è maturato a sorpresa il successo di un italiano, Enrico Gasparotto, che ha preceduto Jelle Vanendert e lo stesso Sagan. Un percorso di 260 km dall’altimetria nervosa che potrebbe esaltare anche le qualità dello spagnolo Joaquin Rodriguez, trionfatore dell’ultimo Giro di Lombardia, dallo scatto in salita esplosivo come pochi. Qualche chance per l’ardore che mette in ogni gara va anche al francese Thomas Voeckler. Occhio pure all’iberico Alejandro Valverde e all’australiano Simon Gerrans. L’Amstel è l’unica classica che si corre interamente nei Paesi Bassi ed è uno dei più grandi corridori olandesi di ogni tempo, Jan Raas, a detenere il primato di vittorie, ben cinque, di cui quattro consecutive (dal 1977 al 1981), tanto che la corsa venne ribattezzata l’Amstel Gold Raas.

Nelle ultime dieci edizioni figurano anche cinque italiani tra i vincitori: Michele Bartoli (2002), Davide Rebellin (2004), Danilo Di Luca (2005), Damiano Cunego (2008) e Enrico Gasparotto che domenica partirà con il dorsale n.1. Con Cunego è l’atleta cui si affidano le speranze di un nuovo successo tricolore. Per la cronaca la radiazione di Armstrong ha avuto un impatto – sia pure marginale a livello di podio – anche sull’albo d’oro dell’Amstel con l’annullamento dei due secondi posti che il texano ottenne nel 1999 e nel 2001.

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