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Allarme biometano, AssoRinnovabili: “Ritardo inaccettabile” e scrive a Renzi

L’associazione per le energie rinnovabili ha scritto direttamente al premier Matteo Renzi chiedendo di porre rimedio al ritardo accumulato sul fronte del biometano – Il presidente di assoRinnovabili Agostino Re Rebaudengo: “E’ l’ennesimo treno che stiamo per perdere”.

Allarme biometano, AssoRinnovabili: “Ritardo inaccettabile” e scrive a Renzi

Il ritardo italiano nel biometano è inaccettabile. A dirlo è assoRinnovabili che sottolinea come, a 7 anni dall’approvazione della Direttiva Europea sulle fonti rinnovabili e a 5 anni dal suo recepimento nel nostro ordinamento, il quadro normativo e regolatorio che dovrebbe disciplinare la produzione del biometano resta ancora avvolto nel mistero, rendendo impossibile in Italia una produzione di questo tipo.

“Il biometano è l’ennesimo treno che stiamo per perdere” – commenta Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili – L’introduzione di tali divieti e ostacoli appare del tutto incomprensibile e sta impedendo la realizzazione di molte iniziative e la creazione di posti di lavoro. Siamo alle solite: se la situazione non si sblocca saremo costretti ad importare dall’estero tecnologia e know how sviluppati da altri”.

“Il ministero dello Sviluppo – prosegue ancora l’associazione – anziché porre finalmente rimedio a questo ritardo ha espressamente vietato l’immissione in rete di biometano derivante da biogas da discarica o dalla frazione organica dei rifiuti urbani (art. 8, comma 9, DM 5 dicembre 2013); allo stesso tempo, l’Autorità per l’Energia ha consentito l’immissione in rete del biometano soltanto a condizione che sia “assolutamente puro”, cosa che non è tecnicamente realizzabile e che infatti non è richiesta negli altri Paesi europei”. 

Per questo motivo l’associazione si è rivolta direttamente al premier Matteo Renzi affinchè intervenga per porre rimedio a questo ritardo in un settore sostenuto e promosso dagli altri Paesi europei, consentendone finalmente l’avvio.

Secondo Assorinnovabili – si legge nella lettera a Palazzo Chigi -“l’introduzione di tali divieti e ostacoli appare del tutto illegittima. Infatti, con queste disposizioni, travalicando i confini del dettato europeo, si sta impedendo la realizzazione di molte iniziative, creando così una disparità di trattamento tra chi opera in Italia e chi opera negli altri Stati membri”.

Per saperne di più, leggi l’allegato (lettera integrale).


Allegati: Biometano_richiesta_intervento_27012016.pdf

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