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Alaska, Wyoming, North Dakota e altri Stati Usa denunciano manipolazione Libor

Non c’è pace per gli avvocati che si stanno occupando del caso Libor: adesso anche in Alaska e in un’altra ventina di Stati Americani hanno denunciato manipolazioni del Libor. Sono 16 mesi che lo scandalo sta andando avanti con una sola vittima certa: Barclays.

Alaska, Wyoming, North Dakota e altri Stati Usa denunciano manipolazione Libor

Lo scandalo Libor, iniziato a Londra e nel quale sono tuttora sotto investigazione più di dieci banche e diversi suoi trader, sembra abbia raggiunto lo Stato dell’Alaska.

Gli investitori in Alaska, Wyoming, North Dakota e una ventina di altri Stati americani hanno denunciato alle autorità competenti una violazione delle leggi anti-trust per una sospetta manipolazione del London Interbank Offered Rate (Libor). Per ora nessun trader in Alaksa è stato iscritto al registro degli indagati.

L’avvocato Murray non ha ancora precisato il numero delle persone che hanno partecipato alla presunta manipolazione del Libor.

La denuncia sostiene che gli investitori siano stati defraudati sui dividendi quando le banche hanno manipolato i tassi interbancari abbassandoli.

La scorsa settimana il giudice Distrettuale americano Naomi Reice Buchwald ha dato la precedenza ai vecchi casi che riguardano le manipolazioni dei tassi interbancari che durano da ben 16 mesi, e prenderà considerazione le nuove denunce.

Lo scandalo Libor è diventato pubblico con le dimissioni dell’ex amministratore delegato della banca inglese Barclays Robert Diamond. 

Braclays ha pagato alle autorità inglesi e americane una multa di “soli” 453 milioni di dollari, poiché la banca ha ammesso la manipolazione della Libor.

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