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Airbus ha rivisto al rialzo la sua stima per il 2030: previsto giro d’affari di 3.500 mld di dollari

Il costruttore europeo di aerei si appresta a mettere sul mercato quasi 30mila velivoli nei prossimi 20 anni, raddoppiando la sua produzione attuale. L’area Asia-Pacifico è il motore di questo boom: nel 2030 avrà un terzo del traffico mondiale

Airbus ha rivisto al rialzo la sua stima per il 2030: previsto giro d’affari di 3.500 mld di dollari

Il cielo appare sempre più sgombero per gli aerei Airbus. Il costruttore europeo ha infatti rivisto al rialzo la sua stima di mercato aeronautico sui prossimi 20 anni: un giro d’affari previsto di circa 3.500 miliardi di dollari, dovuto in particolare a una crescita continua ed esponenziale del mercato asiatico.

Secondo il comunicato della Airbus, ad oggi sono già stati commissionati dalle varie compagnie aeree oltre 11mila velivoli, per arrivare, secondo la stima, a quasi 30mila da qui al 2030, per un totale appunto di 3.500 miliardi di dollari.

Il mercato aeronautico in piena espansione ha prodotto dei risultati: Airbus, infatti, ha già fabbricato 2mila aerei in più rispetto all’ultima previsione del 2010, sul periodo 2010-2029. Dei quasi 30mila mezzi attesi entro il 2030, circa 27mila saranno destinati al traffico passeggeri, mentre un migliaio al trasporto merci. Pertanto, sulla base di una crescita annua del 4,8%, Airbus confida in un raddoppio della flotta mondiale entro il 2030 (adesso ne ha circa 15mila).

Di questa crescita gran parte del merito andrà all’area Asia-Pacifico. Lo spiega sempre Airbus: “Da oggi al 2030, il 60% della popolazione mondiale, cioè circa 5 miliardi di persone, sarà urbanizzata e il numero di metropoli sarà più che raddoppiato, arrivando a 87 dalle attuali 39. Riteniamo che oltre il 90% dei passeggeri di lunghe tratte si sposterà proprio fra queste metropoli. L’asia-Pacifico sarà il motore trainante di questo boom, con il 34% del traffico totale“. Indietro saranno Europa e Nordamerica, con il 22% ciascuna.

Airubus ha fatto sapere che sta rivedendo al rialzo anche la produzione di aerei a grande capienza (oltre 400 passeggeri), come l’A380: il segmento dovrebbe progredire del 6%, per un valore di 600 miliardi di dollari.

Leggi l’articolo su Les Echos

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