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Agroalimentare: finanziamenti e potenzialità al Forum Unicredit

Negli ultimi 10 anni l’agroalimentare ha subito importanti trasformazioni che hanno permesso al settore di registrare una dinamica migliore di quella dell’industria manifatturiera – I temi centrali del focus nazionale di Unicredit tenutosi al Fico Eataly World

Agroalimentare: finanziamenti e potenzialità al Forum Unicredit

L’agroalimentare è il fiore all’occhiello del Made in Italy. Un’industria e una tradizione talmente radicata da non avere rivali neanche sui numeri. Nel 2018 il settore ha creato 62 miliardi di valore aggiunto in Italia, conquistando un primato assoluto. La sua incidenza sul PIL raggiunge il 3,9% del totale.

Cifre che sicuramente Unicredit non ha ignorato nel corso del focus nazionale volto a riflettere sui punti di forza e sulle prospettive di miglioramento del comparto tenutosi Fico Eataly World di Bologna. Presenti al Forum delle Economia rappresentanti di istituzioni, consorzi aziende del comparto. 80 gli imprenditori presenti, provenienti principalmente da Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche.

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i dati e le analisi dell’Industry Book, studio condotto dal Corporate Marketing Unicredit.

Il report evidenzia come negli ultimi 10 anni l’agroalimentare sia cambiato radicalmente, cogliendo anche le opportunità derivanti dall’innovazione. Una trasformazione che pare aver dato i suoi frutti, permettendo al settore di registrare una dinamica migliore di quella dell’industria manifatturiera nel suo complesso.

Nei dettagli, a sostenere il comparto è stato soprattutto l’export: le vendite all’estero del Food&Beverage (prodotti trasformati), sono aumentate più dell’80% in 11 anni, mentre nel 2018 il giro d’affari ha superato i 35miliardi di euro (dati Istat, febbraio 2019).

Nonostante gli ottimi risultati raggiunti, lo studio evidenzia come “la propensione all’export del settore per l’Italia rimane inferiore a quella dei principali concorrenti europei (23% nel F&B e 12% in agricoltura – dati Eurostat)”. Il principale motivo alla base di questo trend risiede nelle ridotte dimensioni medie delle aziende, nella difficoltà di accesso alle catene di distribuzione internazionale e nella concentrazione dei mercati di sbocco: i primi quattro (Germania, Francia, Regno Unito e USA) assorbono infatti circa il 51% dell’export totale (dati Istat, febbraio 2019).

Un andamento che, se da un lato sottolinea una tendenza negativa che va invertita, dall’altro mostra quanto sia elevato il potenziale da valorizzare “in tema di business oltre confine, implementazione di organizzazione e capacità commerciale delle imprese (anche attraverso la crescita dimensionale e la promozione dei processi di integrazione della filiera) e sviluppo di prodotti ad elevato valore aggiunto capaci di imporsi su nicchie di mercato ad alto rendimento” continua l’analisi.

Giovanni Ronca, Co Head Italy Unicredit, ha sottolineato che oltre al portafoglio di strumenti finanziari pensati per accompagnare l’operatività ordinaria delle imprese, occorre una finanza più aperta al mercato “capace – ha detto Ronca – di ridurre il rischio di accesso a fonti di finanziamento di debito e di agevolare l’accesso al mercato dei capitali”.

“Il settore agroalimentare sta vivendo un trend di sviluppo – ha rimarcato Andrea Casini, Co Head Italy Unicredit -. Partendo dal dialogo costante tra le parti, nato per comprendere meglio le esigenze e trovare insieme le soluzioni più idonee, Unicredit si propone come partner di riferimento per sostenere gli imprenditori del settore”.

Allo scopo di supportare il comparto agroalimentare, la banca guidata da Jean Pierre Mustier ha avviato diverse iniziative, tra le quali il programma “Coltivare il futuro”, nato dall’accordo stretto da Unicredit con il MiPAAF(Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) a supporto delle aziende dell’agroalimentare, che ha permesso l’erogazione di 5miliardi e 400milioni di euro in Italia nel triennio 2016-2018.

L’istituto ha inoltre creato un’Area Marketing Centrale, in grado di proporre soluzioni e opportunità commerciali idonee alle delle imprese. UniCredit si è infine impegnata a sostenere la crescita delle imprese locali aiutandole a mettere in atto strategie di internazionalizzazione di successo. Tra le azioni intraprese su questo fronte, anche l’organizzazione di B2B, incontri diretti tra aziende italiane e buyer stranieri qualificati, come quello realizzato in occasione del Forum organizzato a Bologna che ha visto partecipare imprenditori provenienti anche da Vietnam, Russia, Germania e Kazakistan.

 

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