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Alternanza scuola-lavoro: scatta il bonus assunzioni

L’agevolazione spetta ai datori di lavoro che nel 2017 e nel 2018 assumono a tempo indeterminato giovani che hanno svolto presso di loro attività di alternanza scuola-lavoro – Una circolare dell’Inps spiega come funziona.

Da oggi, martedì 11 luglio, è attivo il servizio online dell’Inps che permette di chiedere i nuovi sgravi per l’assunzione dei giovani. Lo annuncia lo stesso Istituto, che ha pubblicato una circolare in cui spiega come funziona il nuovo esonero contributivo introdotto dall’ultima legge di bilancio.

A CHI SPETTA

In sostanza, l’agevolazione spetta ai datori di lavoro che nel 2017 e nel 2018 assumono a tempo indeterminato giovani che hanno svolto presso di loro attività di alternanza scuola-lavoro.

Ci sono però delle condizioni. Innanzitutto, il contratto deve essere firmato entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio. Poi, spiega l’Inps, il giovane deve aver svolto presso il datore di lavoro attività pari ad almeno il 30% delle ore di alternanza scuola-lavoro.

Ma non è finita. L’incentivo si applica anche ai giovani che hanno svolto periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione. Resta valido il termine dei sei mesi entro il conseguimento del titolo di studio.

A QUANTO AMMONTA L’ESONERO CONTRIBUTIVO

L’esonero – continua l’Inps – è pari al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, fatta eccezione per i premi e i contributi dovuti all’Inail, e comunque non oltre il limite massimo di 3.250 euro annui per ciascun lavoratore assunto. Gli sgravi durano 36 mesi a partire dalla data di assunzione o trasformazione del rapporto.

Purtroppo l’agevolazione non è universale né illimitata, dal momento che la legge di Bilancio prevede per questa misura dei limiti di spesa abbastanza stretti.
Eccoli:
– 7,4 milioni di euro per il 2017;
– 40,8 milioni per il 2018;
– 86,9 milioni per il 2019;
– 84 milioni per il 2020;
– 50,7 milioni per il 2021;
– 4,3 milioni per il 2022.

COME OTTENERE LO SGRAVIO

Per beneficiare dell’agevolazione, il datore di lavoro deve inoltrare all’Inps una “domanda preliminare di ammissione all’incentivo e prenotazione delle risorse”. Per farlo bisogna usare il modulo on-line “308-2016”, disponibile sul sito dell’Istituto all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”.

La domanda deve contenere diverse informazioni:
– i dati del lavoratore che deve essere assunto o che è già stato assunto;
– l’importo della retribuzione mensile media prevista o effettiva;
– l’aliquota contributiva datoriale;
– la tipologia oraria e l’eventuale percentuale.

Attenzione: “Nella concessione del beneficio – precisa l’Inps – sarà data priorità ai datori di lavoro che hanno già proceduto alle assunzioni. Infatti, le istanze relative alle assunzioni effettuate tra il 1° gennaio 2017 e il 10 luglio 2017 (giorno precedente il rilascio del modulo telematico), pervenute nei 15 giorni successivi al rilascio del modulo di richiesta dell’incentivo, saranno elaborate secondo l’ordine cronologico di decorrenza dell’assunzione. Viceversa, le istanze relative alle assunzioni effettuate a decorrere dal giorno di rilascio del modulo telematico (11 luglio 2017) saranno elaborate in base all’ordine cronologico di presentazione dell’istanza”.

Una volta ricevuto riscontro positivo da parte dell’Inps sulla prenotazione delle risorse, il datore di lavoro, entro 10 giorni di calendario, dovrà confermare la richiesta dell’agevolazione compilando il modulo di conferma, che potrà essere inviato solo dopo l’assunzione effettiva del lavoratore. “I datori di lavoro potranno fruire dell’agevolazione preventivamente autorizzata dalle procedure telematiche mediante conguaglio a partire da luglio 2017”, conclude l’Inps.

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