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Vuelta: Froome cede, Nibali guadagna 42″

Lo Squalo ha ridotto a 1’16” il suo distacco in classifica quando ancora mancano due tappe di mezza montagna prima dell’Anglru, che sarà con le sue pendenze da mountain bike il giudice supremo per la vittoria finale.

Vuelta: Froome cede, Nibali guadagna 42″

“La Vuelta non è finita” aveva detto Chris Froome al termine della crono vinta alla grande dal britannico. Sembrava la solita banale dichiarazione di chi ha già in tasca la vittoria ma per scaramanzia si mostra cauto. Ma alla luce di quanto è avvenuto ieri sul muro mozzafiato di Los Machucos Monumento Vaca Pasiega, la Vuelta è davvero ancora aperta grazie a uno scatenato Contador e a un Nibali che finalmente ha staccato di netto Froome con una progressione potente negli ultimi sette km dell’asfissiante ascesa.

Con i 42″ guadagnati lo Squalo ha ridotto a 1’16” il suo distacco in classifica quando ancora mancano due tappe di mezza montagna prima dell’Anglru, che sarà con le sue pendenze da mountain bike il giudice supremo per la vittoria finale. Da ieri Froome, pur sempre scortato e protetto da una squadra che è una corazzata, ha perso non poche certezze.

Nibali non solo, ma anche Zaksrin e Lopez hanno dimostrato che il britannico in maglia rossa non è imbattibile e che qualche giornata storta prima o poi può capitare anche al padrone di quattro Tour. Come è accaduto ieri con una Vuelta che ci regalato un’altra tappa memorabile e appassionante. Se Nibali ha riaperto la partita per la vittoria finale, Contador ha ancora una volta dato dimostrazione di quanto grande sia attaccando con una forza e una determinazione che l’hanno portato a un passo da quel successo che il Pistolero sta inseguendo da due settimane per sigillare il suo addio alle corse.

Partito da solo a caccia dei fuggitivi di giornata, li ha raggiunti tutti tranne uno, l’austriaco Stefan Denil che mette il suo nome su una tappa incendiata dall’attacco del Pistolero, secondo a 28″ dal vincitore. Terzo a 1’04” era Angel Miguel Lopez che precedeva Nibali soffiandogli l’abbuono di 4″. Con loro c’erano anche Zakarin e Maika. Tutti poi a contare i secondi aspettando Froome, il grande sconfitto di Los Machucos: prima di lui arrivavano Woods a 1’14”, Dani Moreno a 1’17”, Wilco Kelderman a 1’19”, David de la Cruz a 1’42”. Froome era solo 14esimo a 1’44”. Solo Aru, tra i big, faceva peggio: 17esimo a 2’03”.

Froome è sempre in maglia rossa ma la classifica gli si è accorciata alle spalle: non solo Nibali gli si è riavvicinato a 1’16” ma anche Kelderman terzo a 2’13”, Zakarin quarto a 2’25”, Contador quinto a 3’34” e Lopez sesto a 4’39”.

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