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Vino: numeri record di vendite e export per l’Amarone delle Famiglie Storiche

Registrati nei primi 10 mesi del 2021 un + 56% di vendite  e + 48% di export soprattutto verso Canada, USA, Svizzera e i Paesi Scandinavi. L’impegno delle Famiglie Storiche basato sui valori di storicità e artigianalità come espressione  enologica ma anche culturale e storica del territorio candidato a diventare patrimonio UNESCO. L’importanza storica delle Marogne, i terrazzamenti a secco frutto di conoscenze costruttive che si tramandano da secoli.

Vino: numeri record di vendite e export per l’Amarone delle Famiglie Storiche

Vola in Italia e all’estero l’Amarone della Valpolicella vino conosciuto e apprezzato in tutto il mondo che continua a registrare incredibili trend di crescita. L’Associazione delle Famiglie Storiche che riunisce  tredici grandi produttori dell’Amarone all’insegna del lavoro generazionale, della conduzione familiare e dell’artigianalità con un determinata attenzione alla salvaguardia del territorio della Valpolicella e delle sue specificità, ha registrato nei primi 10 mesi del 2021 un + 56% di vendite  e + 48% di export soprattutto verso Canada, USA, Svizzera e i Paesi Scandinavi rispetto al 2020  in cui erano state vendute 2.300.000 bottiglie di Amarone.

L’Associazione delle Famiglie storiche di cui fanno parte marchi importanti come quelli degli Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato ha presentato questi risultati a Roma nel corso di un incontro con la stampa specializzata a Villa Laetitia location storica progettata da Armando Brasini nel 1911 di proprietà della famiglia Fendi Venturini.

Roma è stata solo l’ultima tappa in ordine di tempo di un intenso programma di iniziative portate avanti dalle Famiglie Storiche dell’Amarone in tutto il mondo per promuovere il vino principe della Valpolicella come espressione  enologica ma anche culturale e storica del territorio.

Nel corso della primavera 2021 è partito infatti un percorso didattico di degustazioni sull’Amarone realizzate in video conferenza guidate da Nicola Frasson, mentre in Germania (Monaco e Amburgo) e in Svizzera (Zurigo) le degustazioni organizzate in collaborazione con la rivista Vinum sono state guidate rispettivamente da Claudia Stern e Sigi Hiss.

Nella seconda metà dell’anno, con il miglioramento della situazione pandemica, si sono potuti riprendere gli eventi in presenza, con numeri più consistenti: in giugno con l’organizzazione di una Masterclass rivolta agli studenti di Vinitaly International Accademy guidata da Alison Napjus di Wine Spectator; in settembre con la presentazione alla stampa a Verona del Docufilm sulle Famiglie Storiche in ottobre con la partecipazione a Vinitaly Special Edition durante la quale è stata proposta una masterclass guidata da Aldo Fiordelli e dedicata agli operatori internazionali presenti alla manifestazione; infine in novembre con una giornata (walk around tasting e masterclass) a Milano in collaborazione con AIS Lombardia.

Per il 2022, confidando nel miglioramento della situazione pandemica, Le Famiglie Storiche hanno in agenda soprattutto l’estero: nel primo semestre al di là del Vinitaly di aprile, in Europa hanno in programma in particolare la Germania, la Svizzera e i Paesi Scandinavi, nazioni che tradizionalmente apprezzano gli Amarone delle Famiglie. Nella seconda metà dell’anno confidano di poter tornare a frequentare i mercati asiatici e quindi organizzare attività promozionali in quest’area con particolare riferimento alla Cina.

Le Famiglie Storiche si sono costituite nel 2009 per mettere a frutto un patrimonio consolidato da ciascuna nel tempo e un impegno costante verso la qualità, fondando tutte le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione. Il loro operato è volto a far conoscere e preservare non solo i loro vini, ma anche una delle più strategiche zone di produzione vitivinicole italiane.

Il territorio delle Famiglie Storiche è quello della Valpolicella, situato nel Nord-Est dell’Italia, in provincia di Verona, tra il Lago di Garda e i Monti Lessini. Il particolare microclima, con temperature miti sia in inverno che in estate, favorisce la produzione di vini di altissima qualità.

La zona di produzione composta da 19 comuni in provincia di Verona (5 nella zona classica e 14 nella zona Doc) estesa su 8000 ettari, su cui le tredici famiglie realizzano il 16% della produzione totale di Amarone e il 20% del fatturato complessivo (contando poco più di 300 aziende produttrici).

La Valpolicella si divide fondamentalmente in 3 zone di produzione. Andando da Ovest verso Est si trovano nell’ordine la Valpolicella Classica, che gode di un clima più temperato, con escursioni termiche moderate cosa che favorisce la produzione di vini più fragranti, fruttati e floreali; la Valpolicella Valpantena, la zona intermedia, la prima vallata a Est di Verona (il cui nome, secondo le ricostruzioni più accreditate, significherebbe Valle degli dei) mediana rispetto alle altre due zone della Valpolicella; e infine la Valpolicella Orientale la zona collinare caratterizzata da vallate più ampie, quindi con temperature più rigide d’inverno, esprime dei vini più intensi e compatti ideale per la produzione di alta qualità (non a caso, più della metà della produzione dell’Amarone  proviene da questi vigneti).

Una delle caratteristiche principali di tutta la zona, specialmente in ambito collinare, riguarda la presenza dei terrazzamenti a secco detti “marogne”. Rappresentano un’eredità che permette di capire lo straordinario lavoro degli avi. Realizzando questi terrazzamenti, infatti, gli antenati delle Famiglie Storiche hanno permesso un doppio risultato: un rendimento superiore delle viti, grazie al maggior irraggiamento, e un lavoro più comodo e meno faticoso durante l’anno.

Tra l’altro, la zona della Valpolicella è candidata a diventare Patrimonio dell’Unesco. Proprio per questa sua straordinarietà, le Famiglie Storiche si sono imposte un compito di tutela e salvaguardia del territorio, evitando ogni tipo di urbanizzazione aggressiva e puntando su eco-sostenibilità e rispetto dell’ambiente.

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