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Vigne urbane, nuovo modello di sviluppo sostenibile per gli spazi cittadini se ne parlerà al Forum mondiale dell’enoturismo di Alba

Le vigne urbane sono un gioiello italiano sorprendente e ancora poco conosciuto. Sorgono nelle grandi città a ricordare un passato agricolo e uno stile di vita che pone al centro la natura

Vigne urbane, nuovo modello di sviluppo sostenibile per gli spazi cittadini se ne parlerà al Forum mondiale dell’enoturismo di Alba

Le vigne urbane come esempio di rigenerazione delle città: è il fulcro da cui prenderà forma il sesto Forum mondiale dell’enoturismo, in programma dal 19 al 21 settembre ad Alba in Piemonte. Tre giorni intensi di dibattito per promuovere il vigneto urbano come nuovo modello di turismo smart e di sviluppo sostenibile per lo spazio cittadino.

Per il nostro Paese il vino è cultura, storia, tradizione, ma anche futuro. Un mondo che ha subito tantissimi cambiamenti in questi ultimi anni, accelerati dalla pandemia e da una ricerca sempre più necessaria di soluzioni sostenibili e innovative. E di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici, vivere in città sempre più verdi e sostenibili non può e non deve restare un’utopia.

Vigne urbane: cosa sono?

Si tratta di piccoli polmoni verdi presenti all’interno delle aree metropolitane, scrigni di biodiversità che custodiscono un patrimonio agricolo di valore storico, culturale e sociale. Veri e propri angoli di paradiso che spuntano all’improvviso tra i grattacieli o le strade delle città e regalano scorci da cartolina. Questi filari cittadini sono sopravvissuti fino ai giorni nostri, nonostante l’abbandono e l’avanzata inarrestabile del cemento. Poi dall’idea di un giovane produttore torinese, Luca Balbiano, nasce nel 2019 la Urban Vineyards Association (U.V.A.) che riunisce le vigne urbane allo scopo di tutelare il patrimonio enoico, ma anche paesaggistico e culturale. Insieme alla maggiore attenzione dell’opinione pubblica all’ambiente e alla salute del Pianeta, ha dato una spinta a numerosi progetti di recupero storico e azioni di valorizzazione culturale, paesaggistica e turistica delle vigne urbane destinate alla fruizione della collettività.

Grazie alle circa 25mila cantine aperte al pubblico, l’enoturismo vale complessivamente 2,5 miliardi di euro l’anno, con circa 14 milioni di turisti. Si tratta inoltre di un comparto che rappresenta un volano per lo sviluppo e la valorizzazione dei territori e dei borghi, oltre ad incidere in media per il 27% sul fatturato delle aziende vinicole gli enoturisti incidono in media per il 27% del fatturato, con 9 aziende su 10 che sono attrezzate per offrire accoglienza enoturistica (74% tutto l’anno, 18% alcuni periodi/mesi dell’anno (dati dell’Osservatorio del Turismo del Vino, e dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor).

Quante vigne urbane ci sono nel mondo?

A oggi sono 11 le vigne urbane nel mondo: in Italia la Vigna della Regina di Torino, la Vigna di Leonardo di Milano, Laguna nel Bicchiere e San Francesco della Vigna di Venezia, Vigna del Gallo di Palermo, Senarum Vinea di Siena e l’Etna Urban Winery di Catania. In Francia Clos de Montmartre di Parigi, Clos de la Vigne du Palais des Papes di Avignone e Clos de Canuts di Lione. Negli Stati Uniti Rooftop Reds di New York.

Nei prossimi mesi sono previsti nuovi ingressi all’interno della Rete che, in questo modo, estenderà ancora di più le proprie radici in tutto il mondo promuovendo la cultura, la resilienza e un nuovo approccio alla sostenibilità urbana.

Forum mondiale dell’enoturismo

Il Forum Mondiale, promosso dall’Organizzazione Mondiale del Turismo e sviluppata con il Ministero del Turismo, l’Enit e la Regione Piemonte col supporto di VisitPiemonte ed Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero, prevede, oltre ad un fitto programma di incontri, relazioni e dibattiti, anche workshop e seminari in un palcoscenico d’eccezione come quello delle colline patrimonio Unesco.

Mercoledì 21 settembre alle ore 11, il presidente dell’Urban Vineyards Association e gestore della Vigna della Regina di Torino, prenderà parte al panel dal titolo “Wine Tourism: Understanding the Future”. Un’occasione per fare il punto sul futuro dell’enoturismo, che dovrà essere sempre più sostenibile, moderno e resiliente, attraverso il racconto di progetti innovativi, basati su intuizioni creative e coadiuvati dal sostegno imprescindibile della tecnologia e della digitalizzazione.

Così come avvenuto lo scorso marzo in occasione dell’Expo di Dubai, Balbiano presenterà la vigna urbana come esempio di rigenerazione delle città sia sul piano del turismo sia su quello della qualità della vita per i cittadini. Un patrimonio culturale da tutelare e promuovere a livello internazionale.

Oltre all’intervento del suo presidente, la Rete delle Vigne Urbane parteciperà in forze al Forum di Alba, grazie alla presenza di esponenti provenienti da New York, Milano, Parigi, Catania, Avignone, Venezia e Siena che nella giornata inaugurale (19 Settembre) metteranno in mostra, in un desk dedicato, i propri “vini urbani” e promuoveranno il patrimonio unico rappresentato dalle loro vigne: un insieme di storie, intuizioni e scelte imprenditoriali affascinanti e geniali.

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