Negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 6,7% a marzo, la stessa percentuale registrata a febbraio. Gli analisti si aspettavano un tasso di disoccupazione in lieve calo al 6,6%. I nuovi posti di lavoro sono 192 mila, una cifra appena sotto le attese. I dati sono stati forniti dal dipartimento del Lavoro Usa.
A febbraio i nuovi impieghi calcolati dal governo Usa, che non include nella sua rilevazione il settore agricolo, erano stati pari a 197 mila. Per i primi due mesi dell’anno il dipartimento del Lavoro ha rivisto complessivamente al rialzo di 37 mila unità i nuovi posti. La crescita degli impieghi a marzo corrisponde pressoché al totale mensile medio del 2013, segno che le assunzioni stanno tornando ad accelerare dopo l’inverno più rigido delle medie stagionali che ha rallentato l’economia Usa.
I dati americani sul lavoro si aggiungono alle prime indicazioni macroeconomiche europee, con gli ordini all’industria tedeschi cresciuti dello 0,6% a febbraio, contro le attese per un +0,2%. In attesa dell’apertura di Wall Street, i listini europei si muovono in timido rialzo: intorno alle 15 Piazza Affari segna un +0,41%, Londra +0,53%, Parigi +0,44% e Francoforte +0,50%.
