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Usa, deludono i dati sul lavoro

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione aumentano più del previsto, ma quelle continuative arrivano al livello più basso dall’11 novembre del 2000. Wall Street ha aperto la seduta in lieve ribasso: -0,16% il Dow Jones e -0,15% il Nasdaq

Usa, deludono i dati sul lavoro

Negli Stati Uniti le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione relative alla settimana terminata il 16 maggio sono aumentate di 10mila unità, a quota 274mila. Il dato, comunicato dal dipartimento del Lavoro Usa, è peggiore delle attese, che erano per un aumento più contenuto, a 271mila. 

Tuttavia, le richieste continuative al 9 maggio sono calate di 12mila unità a 2,211 milioni, arrivando al livello più basso dall’11 novembre del 2000.

INDICE CHICAGO

Quanto all’indice Chicago Fed National Activity, ad aprile è migliorato a -0,15 punti dai -0,36 punti di marzo. Un indice negativo significa che l’attività cresce al di sotto del trend storico. La media a tre mesi è passata a -0,23 punti da -0,27.

SUPERINDICE USA

La congiuntura americana è cresciuta ad aprile per il quattordicesimo mese consecutivo, segnale importante per lo stato di salute della ripresa ed elemento cruciale per le scelte della Federal Reserve. Il superindice dell’economia, redatto dal gruppo di ricerca privato Conference Board, è aumentato dello 0,7%, più dello 0,3% atteso dagli analisti. A marzo il dato era salito dello 0,2%. 

“Il rapporto suggerisce che la misera crescita registrata dal Pil nel primo trimestre potrebbe essere temporanea”, ha detto Ataman Ozyildirim, economista del Conference Board. Scomponendo il dato, la componente che riguarda la situazione corrente è cresciuta dello 0,2%, quella sulle aspettative future è salita dello 0,1%.

VENDITE DI CASE 

Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono calate in aprile dopo il rialzo dei mesi precedenti, cosa che sottolinea come il mercato immobiliare americano proceda a corrente alternata. L’indicatore, calcolato dall’associazione di settore National Association of Realtors (Nar), ha registrato un ribasso del 3,3% a 5,04 milioni di unità. Il dato è stato inferiore alle previsioni degli analisti che attendevano un aumento a 5,24 milioni di unità.

In marzo il dato si era attestato a 5,21 milioni di unità, rivisto in rialzo dai 5,19 milioni della prima stima. Le vendite sono comunque state del 6,1% più alte rispetto ad aprile 2014. I prezzi mediani delle case sono cresciuti dell’8,9% rispetto all’anno scorso a 219.400 dollari. Le case disponibili per la vendita sono più numerose e per esaurire completamente servirebbero 5,3 mesi (6 mesi è considerato un tempo ottimale).

INDICE FED KANSAS CITY

L’indice manifatturiero della Fed di Kansas City per il mese di maggio è sceso a -13 punti dai -2 di aprile. Le attese a sei mesi sulla produzione sono scese a zero punti dai 6 del mese precedente. Inoltre, l’indice composito è sceso a -13 dai -7 di aprile, con le attese a sei mesi passate a 6 punti dai 17 del mese precedente. 

WALL STREET

Dopo una partenza in lieve calo, gli indici a Wall Street hanno virato in positivo ma i rialzi restano frazionali. Il deludenti dati macroeconomici corroborano la tesi secondo cui la Federal Reserve non avrà fretta di iniziare ad alzare i tassi di interesse. Il Dow Jones avanza di 1 punto, lo 0,01%, a quota 18.286,47. L’S&P 500 segna un +3 punti, lo 0,14%, a quota 2.128,88. Il Nasdaq aggiunge 12,11 punti, lo 0,24%, a quota 5.0083,85. Il petrolio a luglio avanza del 2,34% a 60,36 dollari al barile. 

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