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Unicredit: piano per cedere 20mld di sofferenze, il titolo corre

L’operazione potrebbe essere annunciata da Mustier a novembre – Il mercato cavalca anche le indiscrezioni sulla cessione di Bank Pekao e sulla possibile fusione Pioneer-Eurizon.

Corre il titolo in Borsa di Unicredit, che a metà mattina guadagna il 2,5%, a 2,234 euro, mettendo a segno uno dei maggiori rialzi del Ftse Mib. Ad alimentare gli acquisti sulle azioni dell’istituto è la prospettiva di alcune operazioni straordinarie: la cessione della polacca Bank Pekao, di cui si parla da tempo sul mercato, e l’ipotesi di un maxi piano per l’alleggerimento delle sofferenze.

Secondo Il Sole 24 Ore, i vertici di Unicredit stanno valutando la possibilità di cedere ben 20 miliardi di non performing loans, quasi la metà dei 41 che pesavano sui conti dell’istituto a fine giugno (con una copertura del 60%, ricordano gli analisti di Icpbi).

La Banca starebbe cercando un partner strategico per effettuare l’operazione, che comunque utilizzerebbe le garanzie statali per i veicoli di cartolarizzazione, sulla falsa riga dell’emissione effettuata dalla Popolare di Bari, per circa 500 milioni di euro.

D’altra parte, sottolinea il quotidiano, un’operazione garantita dallo Stato non è semplice da organizzare: l’investitore viene di solito individuato alla fine, quando è stato analizzato il portafoglio e dopo che è stato scelto il servicer grazie al quale le agenzie di rating danno la valutazione di “investment grade” all’emissione.

Jean Pierre Mustier, numero uno di Unicredit, potrebbe annunciare la maxi cessione di sofferenze a novembre, quando sarà presentato il piano industriale.

Quanto alla controllata Bank Pekao, proseguono le trattative per la cessione e ad oggi l’acquirente più probabile rimane la compagnia assicurativa Pzu.

Intanto, il mercato cavalca anche l’indiscrezione del Messaggero secondo cui Unicredit starebbe trattando per realizzare un polo del risparmio gestito fondendo la controllata Pioneer con quella del gruppo Intesa Sanpaolo, Eurizon.

Secondo gli analisti di Icpbi, la combinazione industriale tra Pioneer ed Eurizon potrebbe ricalcare l’operazione che ha dato vita in Francia nel 2010 ad Amundi, nata dalla joint-venture tra Credit Agricole e Société Générale. Nascerebbe così una società controllata alla pari dalle due banche italiane. “Resta però da verificare l’interesse strategico d’Intesa a un’operazione di questo tipo”, commentano gli analisti.

Banca Akros esprime invece dei dubbi sulla posizione dell’Antitrust, dal momento che con l’operazione si unificherebbero le due più grandi società di gestione del risparmio in Italia. Di sicuro, affermano gli esperti, “Unicredit sta considerando più opzioni per il futuro di Pioneer, inclusa una quotazione in Borsa. Una fusione con Eurizon avrebbe senso, anche se vanno sciolti alcuni nodi”.

Sia Banca Akros sia Icpbi confermano il giudizio “Buy” sulle azioni Unicredit.

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