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Unicredit, Banca Libia scende a 0,8%

Pubblicati i verbali dell’assemblea del 20 aprile. Dopo il maxi-aumento di capitale, spiccano le posizioni di Aabar, Banca Centrale libica e di Delfin, fondo lussemburghese della famiglia Del Vecchio. Diluita la presenza delle fondazioni bancarie, presenti ancora Generali ed Allianz.

Cambia la composizione degli azionisti di Unicredit in seguito al maxi aumento di capitale da 13 miliardi. Durante l’assemblea dello scorso 20 aprile, due grandi portatori di deleghe hanno controllato circa il 76,1% del capitale presente ed il 43,79% del capitale sociale in nome di un folto elenco di fondi ed investitori istituzionali. 

Dopo l’aumento di capitale chiuso a febbraio, il 62% del capitale di Unicredit è in mano ad investitori istituzionali. Le posizioni più significative all’interno dell’azionariato sono sicuramente quelle di Aabar – Fondo Sovrano di Abu Dhabi, che è l’unico azionista a detenere più del 5% del capitale, 5,06% per l’esattezza –  della Banca Centrale libica (0,82%) e della Delfin, la holding lussemburghese della famiglia Del Vecchio (1,93%)

Diluite sotto la soglia del 2% Crt (1,74%) e Cariverona (1,8%). Complessivamente le fondazioni di origine bancaria – alle quali si aggiungono alle due già citate anche Cassamarca, Fondazione Cr. Trieste e Fondazione Cr Modena – hanno rappresentato circa il 4,67% del capitale di Unicredit. 

Infine, il gruppo Generali ha portato in assemblea lo 0,05%, mentre il gruppo Allianz circa l’1%

 

 

 

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