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Turismo enogastronomico: un patto pubblico privato per il rilancio

Costituito un tavolo del Turismo Enogastronomico fra Associazioni Città del Vino e Città dell’Olio, il Movimento Turismo del Vino e il Movimento Turismo dell’Olio, la Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e l’Unione Italiana Vini.. Per la prima volta le più importanti organizzazioni del settore mettono a punto un piano congiunto per preparare la ripartenza post pandemia.

Turismo enogastronomico: un patto pubblico privato per il rilancio

Per la prima volta le più importanti organizzazioni del settore del turismo enogastronomico mettono a punto un piano condiviso con l’obiettivo di superare il terribile momento di crisi e, soprattutto, di preparare nel migliore dei modi la ripartenza post pandemia. A costituire la squadra le Associazioni Città del Vino e Città dell’Olio, il Movimento Turismo del Vino e il Movimento Turismo dell’Olio, la Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e l’Unione Italiana Vini.

Le sei organizzazioni che rappresentano uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy, fondamentale volano economico ma anche elemento di identità storica, culturale, depositaria di tradizioni che il mondo ci invidia, hanno presentato un documento congiunto a Gian Marco Centinaio, Sottosegretario di Stato per le Politiche Agricole e Forestali, e oggi, nel corso di un incontro, è stato costituito ufficialmente il Tavolo del Turismo Enogastronomico.

Al governo i componenti del Tavolo, illustrando la situazione del comparto, hanno richiesto un coinvolgimento attivo nell’attuazione delle politiche relative al “Piano nazionale di ripresa e resilienza” e nella concertazione delle strategie indispensabili per affrontare nel migliore dei modi la fase post crisi. L’incontro di oggi conferma e dà un primo seguito alle linee guida tracciate dal Presidente del Consiglio Mario Draghi che ha sottolineato l’importanza del turismo per Italia, la sua necessaria ripartenza e la funzione strategica della Carta Verde.

Una richiesta precisa, dunque, quella rivolta a Gian Marco Centinaio da parte dei: “Siamo una realtà composita che ha superato gli interessi singoli a favore di un comune intento derivante dalla consapevolezza del complesso universo che rappresentiamo – dichiarano i componenti del Tavolo – Il nostro settore è strategico e chiediamo di essere considerati un interlocutore privilegiato che possa contribuire alla maggiore sintonia tra privato e pubblico. Ci auguriamo di poter avviare una consultazione permanente con referenti istituzionale con cui poterci confrontare e ai quali fornire supporto es esperienza”.

Il Sottosegretario. Centinaio a sua volta ha sottolineato l’assoluto bisogno di concretezza e necessità di accelerare, anche in vista dell’imminente stagione turistica estiva. “Occorre trasferire al Ministero – ha detto – la necessità di considerare la voce del Turismo Enogastronomico come fondamentale. Sì alla creazione del Tavolo permanente con partecipazione attiva delle istituzioni. Infine, ha anche sottolineato l’importanza di dare seguito alla richiesta di attuazione della legge sull’oleoturismo.

Tanti i temi sul tavolo: dalla attuazione della legge sull’oleoturismo alla promozione alla digitalizzazione, dalle infrastrutture alla formazione professionale, dalla tutela ambientale alla comunicazione, passando per un portale nazionale dedicato e la creazione di un protocollo sulla cura e manutenzione del paesaggio, l’ideazione di una segnaletica puntuale, la rivalutazione dei nostri bellissimi borghi.

“Gli argomenti trattati sono stati moltissimi e tutti di grande interesse – concludono i componenti del Tavolo del Turismo enogastronomico – ma per noi è stato fondamentale il fatto di aver sentito vicino il Governo che ha evidentemente compreso il nostro ruolo che in questo momento è quello di rappresentare milioni di Italiani e un sistema variegato fatto di artigiani del gusto, di imprenditori, di agricoltori, di comuni, di ristoratori e albergatori. Il turismo e l’enogastronomia, soprattutto quando si uniscono in questo straordinario binomio, sono la spina dorsale del nostro Paese, il motore che ci farà ripartire, il biglietto da visita che fa dell’Italia un unico assoluto”.

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