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Turismo e pagamenti online: cosa c’è dietro il boom nell’estate 2017

OSSERVATORIO ACQUISTI CARTASI’ – La stagione estiva che si è da poco conclusa ha segnato una crescita dei pagamenti digitali in Italia, sia da parte di turisti italiani che di turisti stranieri – In particolare è aumentata sensibilmente la predisposizione all’e-commerce e ai canali web, soprattutto nella prenotazione degli alberghi: tutti i dati dell’Osservatorio

Che l’estate 2017 sia stata un successo per il turismo in Italia è ormai un dato di fatto: trascinata dalla ripresa economica, dal grande caldo e dalla crisi di altre destinazioni europee per motivi come la paura del terrorismo (vedi Spagna e Francia), l’industria turistica del Belpaese è tornata sui vecchi fasti, con una crescita notevole per tutte le destinazioni, dal mare alla montagna, e un business che ha nel complesso superato i 22 miliardi, con oltre 200 milioni di presenze nelle nostre strutture. I dati elaborati dall’Osservatorio Acquisti di CartaSi, il più completo strumento di osservazione sui pagamenti digitali (carta di credito e online) con le sue 3 milioni di rilevazioni quotidiane, ci dicono anche che la spesa degli italiani durante le vacanze estive (periodo giugno-agosto) è cresciuta del 6% rispetto all’anno precedente in tutto le categorie merceologiche legate al turismo, dagli alberghi ai ristoranti, dal voli aerei ai noleggi, dalle attività ricreative alla spesa per i carburanti.

PIU’ SPESA – Le transazioni digitali, sia fisiche (pagamento con carta di credito) che online (e-commerce), sono cresciute nel turismo più che negli altri settori (dove il dato è +4,1%) e hanno raggiunto un valore complessivo che supera i 10 miliardi di euro e costituisce il 36,3% del totale di spesa con carta nel trimestre preso in esame. Nel solo mese di giugno, sempre considerando le attività legate al turismo, il dato è stato del +7,5%. Insomma, il turismo è esploso e con lui i pagamenti digitali, in un Paese ancora troppo abituato a prediligere il contante.

BOOM DEI PAGAMENTI ONLINE – In particolare, l’estate 2017 è stata quella del boom dell’e-commerce, cioè dei pagamenti online, aumentati secondo i dati di CartaSì, il circuito delle carte di credito in grado di fornire un campione statisticamente rilevante sull’insieme delle transazioni, dell’11,6%. Sono 3 i miliardi di euro spesi dagli italiani sul web nell’estate da poco conclusa, con un vero e proprio exploit soprattutto degli alberghi, che hanno di fatto raddoppiato il dato rispetto all’anno scorso (+96,9%), ma anche dei ristoranti (+22.2%), dei servizi di noleggio (+20,5%) e delle attività ricreative (+14,6%). In calo solo le prenotazioni aeree, forse per timore del terrorismo, ma in generale i trasporti segnano un +15% e le transazioni presso agenzie di viaggio sono tutt’altro che desuete: +12,7%.

TORNA DI MODA L’ITALIA… – Un’altra curiosità che emerge è che gli italiani tornano a spendere, lo fanno sempre più con strumenti digitali (soprattutto online) e tornano a spendere in Italia: secondo Federalberghi dei 34,4 milioni di cittadini italiani che si sono mossi da giugno a settembre (+3,2% rispetto ai 33,3 milioni del 2016), il 78,6% ha scelto l’Italia (74,6% nel 2016), e dei 10,7 miliardi tracciati da Carta Sì quasi due terzi sono spesi in Italia, anche se complessivamente le spese fuori dai confini crescono a un ritmo più sostenuto (+6,7%) rispetto a quelle fatte in casa (+5,6%). La differenza però sta nella prevalenza di operatori esteri sui canali web: nel mondo fisico (pagamento con carta in loco) la crescita resta appannaggio esclusivo della spesa in Italia (+5,0% contro -0,2%), nelle spese verso l’estero invece l’e-commerce è cresciuto del 12,5% (del 10,2% in Italia) e pesa per il 57,6% sul totale di 3,9 miliardi di euro spesi fuori dai nostri confini.

… ANCHE TRA GLI STRANIERI – I dati positivi non si fermano qui. E’ infatti in aumento anche la spesa dei turisti stranieri in Italia: +16% la media, e pure in questo il primato è dei tedeschi, che sono i più presenti e anche quelli che spendono di più, considerando i pagamenti tracciabili. I turisti in arrivo dalla Germania hanno speso quest’estate nelle varie località turistiche italiane quasi il 24% in più e rappresentano il 15% della spesa totale degli stranieri in Italia, seguiti da britannici (14% del totale e aumento del 13,5%) e immancabilmente dagli statunitensi (11,9% e +16,4%). Bene anche i cugini francesi, che spendono l’11% in più e ormai rappresentano quasi un decimo del fatturato estero in Italia durante la bella stagione. Il boom, in termini di crescita percentuale, lo fanno russi, brasiliani, polacchi e cechi con aumenti superiori al 30%.

TOSCANA TOP, MILANO BOOM, ROMA FLOP – Le destinazioni dove si è speso di più sono le solite: la Toscana comanda col 16,3% del totale, Milano e il lago di Como trainano la Lombardia al secondo posto col 15,9% (e una crescita record del 35,4%), poi Veneto e Lazio, anche se la crisi di appeal di Roma è confermata anche dall’Osservatorio di CartaSì: nella regione della Capitale i turisti stranieri spendono un decimo di quanto spendono in tutto in Italia, ma il dato è sceso di un quinto rispetto al 2016. L’exploit lo fanno le Marche col +76% ed emerge persino il dimenticato Molise: la percentuale di spesa a Campobasso e dintorni è ancora inferiore allo 0,1% del totale nazionale, ma è cresciuta del 23%.

E GLI ITALIANI DOVE SPENDONO? – E gli italiani, invece, dove vanno a spendere i loro soldi fuori dall’Italia? Togliendo il dato sul Lussemburgo, che evidentemente va al di là di motivazioni prettamente turistiche, il 2017 è stato l’anno – in termini percentuali di crescita – del Portogallo e della Svezia: destinazioni diverse fra loro e che comunque rappresentano ancora una nicchia (0,8% del totale della spesa italiana all’estero). Le destinazioni dove l’italiano spende di più in assoluto sono invece Uk, Spagna, Irlanda e Francia, con quest’ultima però in forte calo, soprattutto sul canale e-commerce (-36,8%). Gli Usa valgono quasi il 10% dei pagamenti fisici con carta ma solo l’1,5% dell’e-commerce. Gli italiani più propensi a utilizzare la carta di credito e i pagamenti digitali sono i lombardi: un quarto delle transazioni, anche di più, arriva da cittadini residenti a Milano e dintorni. Molto indietro il Sud: si salvano Campania e Sicilia, mentre la spesa digitale in Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna vale dall’1,3% del totale in giù.

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