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Trasporti: la Circumvesuviana maglia nera per turisti e pendolari. La disavventura di Pompei e le colpe della Regione

La Circumvesuviana, la più grande ferrovia della Campania, di nuovo al centro di polemiche per i continui disservizi. Il Presidente della Regione Vincenzo De Luca difende i vertici dell’azienda, interviene anche Salvini.

Trasporti: la Circumvesuviana maglia nera per turisti e pendolari. La disavventura di Pompei e le colpe della Regione

Cose già viste mille volte. La ferrovia Circumvesuviana non delude mai in quanto a disagi e proteste. L’ultimo lunedì 17 luglio, centinaia di passeggeri tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata hanno dovuto abbandonare il treno per la caduta di una linea elettrica aerea. Il guasto si è verificato all’altezza di Pompei e i viaggiatori spaventati sono scappati. Costretti a scendere e a “percorrere sui binari, sotto il sole rovente, il tragitto che li separava dalla stazione più vicina”, scrive l’Ansa. Molti erano turisti e il treno in questione non ha nulla a che fare con quello di Trenitalia inaugurato il giorno prima dalla premier Giorgia Meloni da Roma a Pompei. Per fortuna lunedì soltanto una persona  é stata soccorsa dal 118. Poteva andare peggio, chissà, e la circolazione è stata poi riattivata dopo alcuni lavori. Raccontiamo l’ennesima disavventura per i malcapitati diretti ai luoghi più attraenti dell’area napoletana. L’Eav (Ente Autonomo Volturno) che gestisce la Circumvesuviana è da tempo nel mirino di associazioni e comitati, stanchi di combattere contro disservizi e rischi di ogni genere. I turisti che vogliono andare in treno a Sorrento, Pompei, Ercolano, visitare luoghi incantevoli, proposti in tutte le borse del turismo, devono prendere questi convogli. La Regione Campania controlla in toto l’azienda, ne nomina i vertici, ma solo in poche occasioni ha mostrato volontà di andare al fondo dei problemi. Magari ha bisogno di osservare meglio il management, al di là delle dichiarazioni pubbliche.

Ignorati gli allarmi di Legambiente

Il Report “Pendolaria” di Legambiente quest’anno ha inserito (ancora una volta) la Circumvesuviana tra le peggiori ferrovie d’Italia. Ci sono anche seri problemi ambientali. Ogni giorno la ferrovia trasporta 75 mila persone che con la stagione estiva e il richiamo turistico dell’area vesuviana e costiera, crescono in maniera esponenziale. Il Presidente della Regione  Vincenzo De Luca difende il Presidente dell’Eav Umberto De Gregorio e l’azienda. Dice di avere ereditato 700 milioni di euro di debiti e che in Eav si sta facendo un buon lavoro. Sarà, ma le inefficienze deve ammetterle anche lui : “Disservizi della Circumvesuviana? Bisogna avere un po’ di pazienza, perché il lavoro è in corso, miracoli non se ne possono fare”, ha detto. I treni sono vecchi e le linee inadeguate. In passato ci sono stati incidenti gravissimi che hanno scosso viaggiatori, sindacati, forze dell’ordine, sindaci. Nel 2020 la Bei ha concesso un prestito di 68 milioni di euro, per acquisto di nuovi treni. A marzo scorso Eav ha firmato un contratto di 292 milioni di euro con la Società Alstom per interventi sulla tratta sorrentina. L’operazione si avvale dei fondi PNRR e secondo opinioni interne all’azienda era un intervento necessario a garantire la sopravvivenza della Circumvesuviana.

Ingresso per la stazione di Brusciano della Circumvesuviana

Le stazioni luoghi da bonificare

Chi protesta ha chiaro cosa fare anche rispetto a quella mobilità sostenibile che l’Italia dovrebbe vedere crescere. Legambiente ha chiesto al governo una “cura del ferro” sulle linee peggiori, come la Circumvesuviana. Per affrontare le angosce dei pendolari – spesso superate con l’uso dell‘auto privata (nell’area di Napoli!) quindi con più inquinamento, occorrono risorse pari a 500 milioni l’anno solo per il servizio ferroviario regionale. De Luca dice che per la sua ferrovia bisogna rifare tutto il sistema della sicurezza e sostituire treni vecchi di 50 anni. Ma ci sono situazioni al limite della sicurezza e del decoro anche per le stazioni. Nei giorni scorsi la stazione di Brusciano (tratta Napoli – Baiano) é diventata un po’ il simbolo dell’abbandono e del pericolo per i viaggiatori. Ristrutturata solo tre anni fa è in condizioni da paura e senza alcuna custodia. Un anno fa è stata promessa in gestione ad una organizzazione del terzo settore, ma non si vede nessuno e i soldi pubblici marciscono sotto il sole. Frequenti gli interventi di controllo dei carabinieri qui e altrove. I pendolari della linea “turistica” hanno protestato a loro volta nei giorni scorsi per la cancellazione di alcune corse. Che futuro ci aspetta? La situazione ha superato i confini politici e territoriali della Campania, come si capisce dalle parole di Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti. È andato oltre la presa d’atto di De Luca delle criticità della Circumvesuviana. “Anche a me arrivano lamentele ogni giorno. Chiederò alla Regione Campania modi e tempi di questo investimento, io posso occuparmi dell’Alta velocità ma il pendolare non la prende, vorrebbe andare a lavorare tranquillo e il turista vorrebbe godersi Napoli senza fermarsi ogni quarto d’ora” ha detto al congresso dell’Ugl. “Se qualcosa ancora non funzionasse come qui sembra, ahimè, dovrò chiedere conto a Roma. A mali estremi estremi rimedi”. Si, più di qualcosa non funziona e su molti fronti. Tutti sono ai loro posti, responsabili politici, tecnici, manager di “area”. Tutti a prendersi le proteste di viaggiatori e turisti verso luoghi di bellezza mondiale, costretti a salire sui treni della Circumvesuviana nel peggiore dei modi.

Stazione di Brusciano della Circumvesuviana

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