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Totogoverno, Mattarella convoca Conte per l’incarico: via libera di PD e M5S

La formazione della squadra (uno, due o nessun vicepremier) e il programma nelle mani del Presidente del Consiglio incaricato che giovedì mattina sale al Quirinale

Totogoverno, Mattarella convoca Conte per l’incarico: via libera di PD e M5S

A conclusione di una giornata frenetica di consultazioni al Quirinale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha convocato per domattina alle 9 e 30 il presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte per conferirgli l’incarico di formare un nuovo governo basato sull’alleanza tra Pd e Cinque Stelle. Sarà poi lo stesso Conte a definire la formazione ministeriale e a decidere se ci saranno uno, due vicepremier o nessuno e a definire il programma del nuovo Governo. Poi scioglierà la riserva e chiederà la fiducia al Parlamento. Ma ecco le posizioni espresse al Quirinale dalle principali forze politiche

DI MAIO: C’È UN ACCORDO COL PD SUL CONTE BIS

“Oggi noi abbiamo detto al Presidente della Repubblica che il M5S non si sottrarrà alle proprie responsabilità”, ha detto Luigi Di Maio alla fine di rapidissime consultazioni (le più veloci, durate solo pochi minuti) con il presidente Mattarella.

“In questi anni il nostro obiettivo è sempre stato quello di cambiare”, sottolinea il leader pentastellato. “Uno dei grandi interpreti di questo umanesimo è stato Giuseppe Conte, il Premier indicato dal Movimento 5 Stelle nel giugno del 2018”. 

Abbiamo detto al Presidente che c’è un accordo politico col PD affinché Conte possa ricevere il mandato di Governo. Il suo ruolo ci fa sentire garantiti sul proseguimento delle politiche del M5S. Il nostro programma è sempre lo stesso, quello votato da 11 milioni di italiani. Abbiamo iniziato un lavoro e vogliamo portarlo a termine. Non scapperemo, noi”, ha annunciato Di Maio, che poi rivela: “Si sono alimentate tante polemiche sulla mia persona e mi ha sorpreso che in una fase così delicata qualcuno abbia pensato al sottoscritto piuttosto che al bene del Paese. La Lega mi ha proposto di propormi come premier per il M5s e mi ha informato di averlo comunicato anche a livello istituzionale. Li ringrazio con sincerità ma con la stessa sincerità dico che penso al bene di questo Paese e a non me”. Di Maio ha ricordato l’appoggio dato a Conte da Trump, lo stesso appoggio “dimenticato da Salvini”.

“Se nelle prossime ore il presidente della Repubblica dovesse decidere di dare l’incarico al Presidente Giuseppe Conte, chiederò che si lavori a un programma omogeneo. Solo dopo aver definito tutte le cose da fare insieme si potrà decidere chi dovrà realizzarle. A deciderlo saranno il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”. Il numero uno del Movimento 5 Stelle non ha fatto riferimento al voto sulla piattaforma Rousseau cui, secondo quanto affermato fino a poche ore fa da vari esponenti del partito, dovrebbe essere sottoposto l’accordo di Governo col PD.

SALVINI: “SCONCERTO DI FRONTE A TEATRINO DI POLTRONE”

Attacca a spron battuto, Matteo Salvini, nella conferenza stampa post consultazioni: “Siamo stati rapidi, precisi, diretti e onesti fino in fondo con il Presidente della Repubblica, a cui abbiamo espresso lo sconcerto di milioni di italiani di fronte al teatrino della guerra delle poltrone che si sta verificando da giorni. Il Presidente della Repubblica chiedeva un progetto e una maggioranza ampia. Il candidato presidente del Consiglio probabilmente lo hanno trovato a Biarritz su indicazione di Francia e Germania. Sta arrivando un Monti Bis. Salvini ha però dimenticato di citare l’endorsement a Conte del presidente Usa, Donald Trump.

Le parole più dure però non sono contro gli ex alleati, ma contro il Partito Democratico. “La minoranza è in Parlamento, ma soprattutto è nel Paese. Tutte le elezioni degli ultimi anni hanno visto un partito perdere sistematicamente, il Partito Democratico. Milioni di italiani si chiedono a cosa serva votare se poi tornano al Governo con manovre di Palazzo. Dignità vorrebbe che si andasse ad elezioni”, continua il leader del Carroccio.

L’unico collante di questo nuovo Governo sarà l’odio per la Lega  Litigano già prima di governare, meglio votare subito”.

Sarebbe più saggio far votare gli italiani e per 5 anni avere una maggioranza più stabile, più solida, più coerente? È questa la domanda che abbiamo fatto al Capo dello Stato”, dice l’ex vicepremier.

“Sarà un Governo debole, ambito a Parigi e a Berlino. Il Presidente Mattarella chiede un Governo di lunga prospettiva. Mi dica qualcuno senza ridere se il Governo Pd-M5s è un governo di lunga prospettiva. Non sarebbe meglio una campagna elettorale veloce che porti a un Governo stabile?”

FORZA ITALIA: GOVERNO PD-5S SBAGLIATO E INADEGUATO, MEGLIO LE ELEZIONI

“Secondo noi il Governo al quale il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle intendono dare vita è sbagliato e inadeguato ad affrontare i problemi lasciati sul tappeto dal Governo dimissionario perché l’Italia ha bisogno di una rivoluzione liberale e liberista” Così Silvio Berlusconi alla fine del colloquio con il Presidente della Repubblica.

Su queste basi Forza Italia ha confermato la volontà di “dare la parola al popolo”, chiedendo di andare alle elezioni.  

“Forza Italia – ha continuato dando ormai per scontata la nascita del nuovo Esecutivo – non potrà che essere all’opposizione di questo Governo che non nasce dalla volontà degli elettori, ma da una manovra di palazzo. La nostra opposizione sarà ferma e senza compromessi.”
Berlusconi ha poi lanciato un messaggio a Salvini: “Il centrodestra senza di noi non potrà mai vincere e non potrà mai governare. Forza Italia sarà ancora il fulcro del centrodestra, un centrodestra lontano da ogni forma di sovranismo e di populismo”.

PD: OK A CONTE PREMIER, MA NO ALLA STAFFETTA

“Abbiamo espresso al Presidente della Repubblica il sostegno al tentativo di formare un nuovo governo”, ha confermato Nicola Zingaretti nella conferenza stampa successiva all’incontro con il capo dello Stato, Sergio Mattarella. “Abbiamo accettato la proposta del M5s di indicare il nome del Presidente del Consiglio dei ministri. Abbiamo altresì risolutamente confermato al Presidente Mattarella l’esigenza ora di costruire un Governo di svolta e di discontinuità per questo Paese”. Parole con le quali il Pd annuncia ufficialmente di aver detto sì al Conte bis, ma non fa alcun riferimento alla figura del o dei vicepremier, vero oggetto delle trattative delle ultime ore. Come contrappeso a Conte – che considerano espressione del M5S e non una figura terza – i democratici chiedono che ci sia un solo vice, espresso appunto dal PD, mentre i grillini vorrebbero nuovamente due vicepremier, con la possibile conferma di Di Maio in quel ruolo.

“Nei giorni scorsi abbiamo definito un primo comune contributo politico di linee d’indirizzo da offrire al presidente incaricato. Non c’è alcuna staffetta da proseguire, né testimone da raccogliere. C’è semmai una nuova sfida da cominciare, l’inizio di una nuova stagione politica e sociale”.

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