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Torna l’ora legale: risparmieremo 95 mln

Nella notte tra sabato e domenica torna l’ora legale: bisogna spostare le lancette dell’orologio un’ora in avanti – L’ora solare tornerà tra 7 mesi: in questo lasso di tempo Terna stima un risparmio energetico di 580 milioni di kwh – Dal 2004 al 2015 l’ora legale ha consentito di risparmiare oltre un miliardo di euro

Torna l’ora legale: risparmieremo 95 mln

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo torna l’ora legale in Italia, che durerà per i prossimi sette mesi (l’ora solare tornerà nella notte tra il 29 e il 30 ottobre). Per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – stima nei prossimi 7 mesi un risparmio di energia elettrica pari a circa 580 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di oltre 200 mila famiglie.

Considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,32 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2016 è pari a 94,5 milioni di euro.

Secondo i dati elaborati da Terna, dal 2004 al 2015 il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 7 miliardi e 270 milioni di kilowattora – quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di regioni come Marche o Trentino Alto Adige – e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro.

Nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggior risparmio energetico stimato da Terna è aprile, con 149 milioni di kilowattora (pari al 26% del totale), poiché aprile ha giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, invece, poiché le giornate sono già più “lunghe” rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità. Va inoltre ricordato che la maggiore richiesta di energia elettrica nei mesi estivi più caldi è dovuta all’utilizzo dei condizionatori d’aria, ed è quindi indipendente dall’ora legale, poiché legata esclusivamente a fattori climatici e di temperatura e non al maggior numero di ore di luce naturale.

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