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Torlonia: sequestrate le collezioni d’arte per un valore di 2 miliardi

Il tribunale civile di Roma ha disposto il sequestro cautelativo sulle opere della collezione della famiglia Torlonia e sull’intero patrimonio, in attesa che le opere siano inventariate, catalogate e stimate, per poi essere divise equamente tra gli eredi. Le 683 antiche statue in marmo sono tra le più importanti al mondo. Su FIRST Arte tutta la vicenda

Torlonia: sequestrate le collezioni d’arte per un valore di 2 miliardi

Dopo la morte di Alessandro Torlonia nel dicembre del 2017, i suoi quattro figli hanno avviato una dura battaglia per l’eredità tra tentativi di vendita delle opere d’arte all’estero e la costituzione della Fondazione Torlonia senza il consenso del primogenito Carlo.

Il pericolo di vedere un patrimonio italiano del valore di circa 2 miliardi composto da 623 antichi marmi originali greci e romani, da una collezione etrusca, alcuni dei palazzi storici di Roma come Palazzo Torlonia in via della Conciliazione, Villa Albani su via Salaria e Villa Delizia a Castel Gandolfo nelle mani di collezionisti internazionali ha innescato la guerra per l’eredità di una delle più note famiglie della capitale, i Torlonia.

È stato proprio l’erede di Alessandro, il primogenito Carlo Torlonia, a rivolgersi al tribunale per chiarire la vicenda e a opporsi ai suoi fratelli Paola, Francesca e Giulio. Assistito dall’avvocato Adriana Boscagli, il principe Carlo Torlonia ha affermato di essere stato allontanato dal padre nei suoi ultimi anni di vita: ho “scoperto le carte della malattia, conti correnti chiusi poco prima della morte, scatoloni chiusi e pronti per essere spediti altrove”, si legge nel ricorso.

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