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Stop contanti: una “carta unica” come bancomat e documento

Il Governo studia l’introduzione di una “carta unica” per effettuare pagamenti digitali e concentrare in sé le funzioni di carta d’identità, tessera sanitaria e identità digitale

Stop contanti: una “carta unica” come bancomat e documento

Pagamenti elettronici, carta d’identità, tessera sanitaria e identità digitale: tutte queste funzioni concentrate in un’unica carta. Dopo il piano anti-contanti in quattro mosse, il Governo rilancia con un quinto intervento per combattere l’evasione fiscale. La notizia è stata anticipata al Sole 24 Ore dal sottosegretario al ministero dell’Economia Alessio Villarosa, del Movimento 5 Stelle.

La “carta unica” potrebbe essere una vera rivoluzione, perché sarebbe in grado di raggiungere tutta la popolazione, aiutando anche le persone che hanno minor dimestichezza con i pagamenti digitali. La gestione dei vari servizi sarebbe infatti semplificata dalla possibilità di fare tutto con una sola tessera, da utilizzare anche per visite mediche, acquisti in farmacia e accesso ai siti delle pubbliche amministrazioni.

Certo, i problemi non mancano, a cominciare da quelli tecnologici. “Stiamo al momento lavorando sul layout – ha detto Villarosa al Sole – perché deve garantire gli standard internazionali sui quali ci si è accordato con gli altri Paesi ma siamo certi troveremo la quadra”.

Peraltro, il pacchetto di misure allo studio per combattere il sovra-utilizzo di contanti comprende l’introduzione dell’obbligo di effettuare in modo digitale i pagamenti alla Pa (già in vigore agli sportelli delle anagrafi di alcuni Comuni). In questo nuovo scenario, la “carta unica” potrebbe essere molto utile a ridurre le prevedibili difficoltà che molti cittadini incontreranno.   

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