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S&P tritatutto: giù gli outlook di banche, enti, Cdp e Poste

Previsione negativa per Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Bnl, Findomestic, Cassa depositi e prestiti e Poste. Nel mirino dell’agenzia anche 12 enti, inalterati invece i rating

S&P tritatutto: giù gli outlook di banche, enti, Cdp e Poste

La scure di Standard&Poor’s colpisce ancora: stavolta sono il settore bancario, alcune regioni ed enti locali, la Cassa depositi e prestiti e Poste italiane a essere retrocessi.
“Negativo” è l’outlook per Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Bnl e Findomestic. E se è confermato il rating dei quattro istituti, le previsioni cupe potrebbero avere in futuro una ricaduta anche su questo parametro. “Abbasseremmo il loro rating nel caso di un downgrade sovrano, visti i loro profili di business principalmente domestici”, dice S&P. Subito è arrivata la risposta dai mercati finanziari: i titoli bancari quotati a Milano registrano il segno “meno”.
Alle ore 13,00 Intesa Sanpaolo perdeva il 2%, Mediobanca l’1%, Unicredit l’1,37%, Ubi Banca lo 0,77%.
Inoltre, secondo l’agenzia di rating, la Cassa depositi e prestiti e Poste italiane sono entità fortemente legate al Governo e necessitano di un trattamento del tutto similare per quanto riguarda il merito di credito. Sono perciò confermati i rispettivi rating (A+ e A), ma con outlook negativi.
Gli enti locali a subire un peggioramento sono 12, tra cui la regione Sicilia, la regione Emilia-Romagna, il comune di Genova e la provincia di Roma.

Ma dalla Cina arriva un curioso salvagente per l’Italia: la recente decisione di Standard & Poor’s sul rating italiano è “infondata”. Lo afferma Dong Xian’an, capo economista di Peking First Advisory, citato da Radiocor (che riprende il Daily China). L’Italia sarebbe in via di recupero a partire da questo trimestre, mentre la crescita degli Stati Uniti e dell’Europa sarebbe rallentata

Pubblicato in: News

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