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Sciopero Ryanair, EasyJet e Volotea: 8 giugno da incubo per i viaggiatori. Tutte le informazioni

L’8 giugno rischia di trasformarsi in una giornata da incubo per i viaggiatori italiani alle prese con uno sciopero di Ryanair, EasyJet e Volotea. Ecco tutto ciò che c’è da sapere

Sciopero Ryanair, EasyJet e Volotea: 8 giugno da incubo per i viaggiatori. Tutte le informazioni

Mercoledì 8 giugno rischia di diventare una giornata da incubo per i viaggiatori. È stato infatti indetto uno sciopero dei piloti e degli assistenti di volo di Ryanair, la principale compagnia low cost al mondo, Malta Air, facente parte del gruppo guidato da Michael O’Leary, e della società CrewLink. Se non bastasse, insieme ai dipendenti del colosso irlandese sciopereranno anche quelli di EasyJet e Volotea. Previsti numerosi disagi e cancellazioni in tutta Italia.

Sciopero Ryanair, EasyJet e Volotea: gli orari

Lo sciopero di Ryanair, EasyJet e Volotea registra la protesta in contemporanea dei dipendenti delle compagnie interessate. L’8 giugno è infatti stato indetto uno sciopero nazionale di 4 ore, dalle 10 alle 14. A causa dell’agitazione mercoledì potrebbero registrarsi ritardi e cancellazioni in tutta Italia, con probabili disagi per i viaggiatori. Potrebbe, tra l’altro, essere solo l’inizio dato che i sindacati annunciano un’estate “di fuoco” per l’intero comparto aereo.

I motivi dello sciopero

Le motivazioni più pesanti riguardano i piloti e gli assistenti di volo di Ryanair, Malta Air e CrewLink, che lamentano addirittura “mancanza d’acqua e di pasti per l’equipaggio”. 

Lo sciopero è stato confermato dai sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti, “vista l’impossibilità di aprire un confronto dedicato alle problematiche che da mesi affliggono il personale navigante”. 

“Tra le questioni aperte – spiegano le organizzazioni sindacali – il mancato adeguamento ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale, il perdurare di un accordo sul taglio degli stipendi (contingency agreement) non più attuale, le arbitrarie decurtazioni della busta paga, il mancato pagamento delle giornate di malattia, il rifiuto della compagnia di concedere giornate di congedo obbligatorio durante la stagione estiva e la mancanza di acqua e pasti per l’equipaggio”. 

Per quanto riguarda EasyJet, invece, il personale della compagnia aerea britannica protesterà “contro la compressione dei diritti culminata in licenziamenti ingiustificati – spiega la Uiltrasporti – contro la mancanza di solidità operativa, a danno di passeggeri ed equipaggi e contro il totale degrado delle relazioni industriali” 

Infine, per Volotea si denuncia “una continua condotta antisindacale portata avanti dalla compagnia: richieste inaccettabili di riduzioni del salario, promozioni ed upgrade economici a insindacabile giudizio della compagnia per esercitare di fatto un vero e proprio controllo sui propri dipendenti, a cui si aggiungono contestazioni disciplinari in contrasto con la normativa italiana”.

Sciopero dei lavoratori di terra Alitalia-Sai e di Ita Airways

Lo stesso mercoledì 8 giugno il sindacato Cub Trasporti ha indetto uno sciopero di quattro ore, stavolta dalle 13 alle 17, dei lavoratori di terra di Alitalia-Sai, in amministrazione controllata, e di Ita Airways. Alla base della protesta c’è “lo spezzatino di Alitalia che sta determinando forti riduzioni di personale nell’handling a Roma e a Milano e nei dipendenti delle manutenzioni nella capitale”. “Siamo contro lo smembramento di Alitalia e la privatizzazione di Ita che è la pietra tombale sul progetto di rilancio di una compagnia bandiera», aggiunge Antonio Amoroso, segretario nazionale della Cub-Trasporti”. I problemi riguardano soprattutto Fiumicino dove Swissport,  la società che ha vinto la gara indetta da Alitalia per la cessione dei servizi di terra, dice di volere assumere solo 1.451 persone, “ovvero mille in meno rispetto agli attuali lavoratori e lavoratrici”, sottolineano i sindacati.

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