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Schaeuble e Lagarde gelano Tsipras: “Ancora molto lavoro da fare”

I creditori frenano l’ottimismo di Atene – Il ministro tedesco: “Purtroppo bisogna constatare che finora mancano le proposte e una soluzione complessiva” da parte del governo greco – Lagarde: “Stiamo lavorando a una soluzione per la Grecia e non direi proprio che abbiamo raggiunto risultati sostanziali”

Schaeuble e Lagarde gelano Tsipras: “Ancora molto lavoro da fare”

La Grecia è più che ottimista sulla possibilità di siglare a breve l’accordo per lo sblocco dei nuovi 7,2 miliardi di aiuti, ma Ue, Germania e Fondo monetario internazionale smorzano subito l’entusiasmo di Atene. 

Partiamo dal fronte ellenico. Secondo l’agenzia Dow Jones, il premier greco Alexis Tsipras ha affermato che l’intesa è vicina, garantendo anche che le pensioni saranno regolarmente pagate e che i depositi nelle banche non sono a rischio. France Presse scrive invece che i rappresentanti della Grecia hanno trovato un accordo a livello tecnico con quelli di Unione europea e Fondo monetario internazionale e stanno iniziando a scriverla.

Il primo a frenare l’ottimismo è stato Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea: “Lavoriamo molto intensamente per assicurare un accordo tecnico – ha detto –, ma ancora non ci siamo”. 

Gli ha fatto ego Martin Jaeger, portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble: “Purtroppo bisogna constatare che finora mancano le proposte e una soluzione complessiva” da parte del governo greco. Inoltre, quattro alti funzionari europei impegnati nei negoziati interpellati dall’agenzia Reuters hanno definito probabile il mancato rispetto della data del 31 maggio, scadenza dell’ultimatum posto a Tsipras da Hollande e Merkel.

L’ultima smentita alle parole del Premier greco è arrivata da Christine Lagarde: “Stiamo lavorando a una soluzione per la Grecia – ha detto la numero uno del Fmi in un’intervista alla televisione tedesca Ard – e non direi proprio che abbiamo raggiunto risultati sostanziali. Le cose si stanno muovendo, ma c’è ancora molto lavoro da fare”.

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