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Saliscendi di Borsa e spread: rincorsa alle uscite del governo

Listini europei poco mossi mentre Milano sale e scende in linea con le dichiarazioni dei ministri sul deficit/Pil. La parziale retromarcia sul 2,4% lascia molti spazi di incertezza e rimane la tensione sul differenziale Btp-Bund – Le prime a soffrirne sono le banche che riducono i rialzi – Tim in recupero dopo l’asta 5G – Balzo di Recordati, Astaldi rimbalza dopo il crollo

Saliscendi di Borsa e spread: rincorsa alle uscite del governo

La Borsa recupera, poi rallenta. Da un massimo a 20.870, Milano (+0,55%) ha ridotto il rialzo a 20.670 punti in linea con le incertezze sul fronte della manovra. Poi, alle 13, nuova ripresa: +0,9% a 20.751.  Anche stamane le notizie in arrivo dalla maggioranza gialloverde dettano in tempo reale l’agenda del mercato: partenza in salita dopo che, fonte Lega, la maggioranza ha fatto sapere che il deficit potrà scendere dall’obiettivo del 2,4% nei prossimi esercizi. Ma Luigi Di Maio ha corretto la rotta: “Deve essere una vera manovra del popolo – ha detto – se poi nel 2020 e 2021 si abbassa il deficit noi saremo ancora più contenti, ma deve restare tutto quello che abbiamo sempre promesso agli italiani altrimenti non ha senso andare avanti”. Dopo queste dichiarazioni lo spread è risalito oltre i 300 punti.

Poco mossa Parigi (+0,07%), preceduta da Madrid (+0,16%). Francoforte lascia sul terreno lo 0,4%.

In lieve progresso Londra (+0,35%) nonostante l’Ipo deludente di Aston Martin. La casa dell’auto di James Bond è arrivata a perdere fino al 6,5% nel primo giorno di negoziazioni alla City, dopo che al termine dell’Ipo il prezzo era stato fissato a 19 sterline per azione (su una forchetta iniziale di prezzo di 17,5-22,5 sterline). Il gruppo ha debuttato con una valorizzazione pari a circa 23,6 volte l’Ebitda, superiore a quella di Ferrari -0,1%, che tratta a 22,2 volte l’Ebitda. Giù anche la catena Tesco (-8%) dopo i conti del trimestre.

In altalena i titoli di Stato. Il Btp decennale si era rafforzato, al 3,31% di rendimento (-13 punti base), il biennale è a 1,20% (-25 punti base). Poi la nuova virata, probabilmente non l’ultima di una giornata che si annuncia lunga. Alle 12 e 30 la forbice è a 295. Stamattina il Tesoro Il Tesoro ha assegnato in concambio 2,131 miliardi di euro del Btp primo settembre 2028 cedola 4,75%, su un importo massimo di 2,5 miliardi.

I grandi investitori prendono posizione sul debito italiano: UBS consiglia di comprare il BTP a due anni, in quanto le agenzie di rating, dalle quali ci si deve aspettare un taglio del rating, dovrebbero confermare il giudizio di investibilità sul debito italiano. La banca svizzera si mantiene cauta sul BTP a cinque e dieci anni.

L’ufficio studi di Confindustria vede per il biennio 2018-2019 un rallentamento della crescita economica italiana e paventa il rischio che la Commissione europea apra una procedura di infrazione sui nuovi obiettivi di deficit annunciati dal governo Lega-M5s.

Il Pil è stimato a +1,1% quest’anno (dall’1,3% di giugno) e a +0,9% nel 2019 (da +1,1%). Il Csc vede il rapporto deficit/Pil all’1,8% del Pil (da 1,9%) quest’anno e stima un livello tendenziale al 2% (da 1,4%) nel 2019, incorporando il mancato aumento dell’Iva. Il nuovo quadro assume una maggiore spesa per interessi di 1,3 miliardi nel 2018 e di 3,2 nel 2019, dovuta ad un tasso medio del 3% sui Btp a 10 anni.

Le banche calano dai massimi per l’allargamento dello spread. L’indice del paniere italiano segna +0,4%, dopo un’apertura in rialzo di oltre il 3%; Stoxx di settore a +0,5%. Bene gli istituti più penalizzati nelle ultime sedute come Banca Ifis (+4,60%); nel pomeriggio ci sarà una conferenza stampa.  Banco Bpm +2,25%: Berenberg ha portato il rating a ‘hold’ da ‘sell’ e dice che il titolo è a buon mercato ma non ancora attraente.

In Piazza Affari Tim è in rialzo dell’1%. La società ha speso 2,407 miliardi di euro per accaparrarsi le frequenze per la telefonia 5G, l’impatto sul debito è circa mezzo miliardo. La gara per le frequenze del 5G si è chiusa con un incasso per lo Stato di 6,55 miliardi di euro, 4,55 miliardi in più del previsto. Mediaset +1,5%.

Poco mossa Fiat Chrysler (-0,15%). Le vendite di auto e veicoli commerciali leggeri in Brasile sono attese in crescita dell’11,9% nel 2018 rispetto all’anno precedente, a circa 2,431 milioni di unità, secondo l’associazione dei concessionari Fenabrave, che rivedono così al rialzo la proiezione annunciata a luglio (+9,7%).

In deciso rialzo Recordati (+2,9%): la società ha chiesto, a un pool di banche, linee di finanziamento per circa 500 milioni di euro in vista di possibili acquisizioni.

Astaldi (+8%) rimbalza dopo il crollo delle ultime sedute. La società ha chiesto il concordato preventivo.

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