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Roma Tre: stop alla plastica, 30mila borracce agli studenti

L’Università degli Studi di Roma Tre è tra le prime a distribuire gratuitamente le borracce. L’obiettivo è frenare l’uso delle circa 10.000 bottigliette di plastica utilizzate ogni giorno dagli studenti. Ogni anno si rilevano circa 8 milioni di tonnellate di plastica in mare

Roma Tre: stop alla plastica, 30mila borracce agli studenti

L’iniziativa The message is the bottle si iscrive nella campagna per la sostenibilità: l’Università degli Studi di Roma Tre dice stop alla plastica. Sarà un modo non solo per contribuire al futuro, ma anche ad un presente più pulito e sostenibile. E’ tra le prime università a distribuire gratuitamente 30mila borracce di acciaio inossidabile per l’acqua. Roma3noplastic invita a non usare bottigliette di plastica e mira ad un risparmio di circa 10mila bottigliette al giorno.

Ogni studente riceverà sulla propria email istituzionale un qr code, con il quale entro 3 mesi, si potrà presentare presso i punti di distribuzione allestiti negli spazi dell’Ateneo e ricevere così la borraccia. Il codice sarà inviato a scaglioni per poterla consegnare a tutti. La prima tranche sarà di circa 5mila studenti.

“L’Università ha la missione di pensare al futuro dei suoi studenti. – ha dichiarato Luca Pietromarchi, Rettore dell’Università Roma Tre – Roma Tre questo futuro lo vuole pensare più sostenibile e più pulito.”

Ieri, martedì 9 aprile è stato organizzato l’evento “The message is the bottle” presso il Rettorato di Roma Tre con lo scopo di diffondere questi valori. I protagonisti dell’evento sono stati non solo gli studenti, ma anche degli importanti testimoni:

Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace Italia, che ha parlato della loro iniziativa “Plastic Radar”, un servizio per segnalare attraverso un messaggio su Whatsapp (al numero +39 342 3711267) la presenza di rifiuti in plastica sulle spiagge e sui fondali italiani.

Giorgio Romiti de Le Iene che ha presentato il suo video “Emergenza plastica”. In cui Gaston Zama, collaboratore de Le Iene, ci accompagna lungo le spiagge e sui mari di tutto il mondo, dove l’emergenza plastica ha preso il sopravvento. Dall’India a Santo Domingo fino alle Filippine: migliaia di detriti di plastica si accumulano sulle spiagge portati dalle onde.

Neri Marcorè, sensibile alle tematiche ambientali, ci ha parlato di uno dei suoi più celebri spettacoli durante la sua carriera teatrale: “Quello che non ho” in cui il tema principale sono le domande sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra l’ansia del presente e la speranza del futuro. Ci ha tenuto inoltre, a leggere la poesia “La favola della fine del mondo” di Stefano Benni che viene recitata nello spettacolo.

La situazione peggiora giorno dopo giorno e gli effetti di questo disastro ambientale sono ormai visibili e spaventosi. Ogni minuto un camion dell’immondizia scarica il suo contenuto nel mare, il che spiega perché gli esperti rilevano ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di plastica in mare. Entro il 2050 il peso di tutta la plastica buttata negli oceani sarà superiore al peso di tutti i pesci.

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