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Riforma del condominio: novità su animali domestici, riscaldamento, amministratore e vicini molesti

Da oggi nessuna assemblea di condominio potrà più vietare il possesso di animali domestici – Quanto al riscaldamento, i più individualisti potranno abbandonare l’impianto centralizzato senza dover attendere il placet dei condomini – L’amministratore non dovrà avere condanne pendenti per reati contro la pubblica amministrazione.

Riforma del condominio: novità su animali domestici, riscaldamento, amministratore e vicini molesti

Animali liberi, riscaldamento semi-anarchico e stangata sui vicini molesti. Queste le principali novità introdotte con la riforma del condominio, approvata ieri in via definitiva dalla commissione Giustizia al Senato dopo il via libera alla Camera.

ANIMALI DOMESTICI

Il provvedimento che ha suscitato più interesse nell’opinione pubblica è senz’altro quello che liberalizza la presenza dei non umani. In sostanza, da oggi nessuna assemblea di condominio potrà più vietare il possesso di animali. Parliamo naturalmente di specie domestiche (cani, gatti, pappagalli…). 

RISCALDAMENTO

Quanto al riscaldamento, i più individualisti potranno abbandonare l’impianto centralizzato senza dover attendere il placet dell’assemblea. Ma a due condizioni: non creare problemi agli altri e continuare a pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale.

VICINI MOLESTI

Nessuna pietà invece per chi disturba o danneggia in qualche modo il condominio. L’assemblea avrà forse meno poteri rispetto al passato, in compenso il regolamento condominiale diventerà uno strumento assai più potente. Chi sgarra pagherà una sanzione da 200 euro, che saliranno a 800 in caso di recidiva. L’incremento è incalcolabile in termini percentuali, considerando che fino ad oggi l’ammenda prevista era di 0,052 euro (pari alle vecchie 100 lire).

IL NUOVO AMMINISTRATORE

Veniamo ora alle novità più tecniche. Il nuovo amministratore resterà in carica due anni, dovrà avere “requisiti di formazione e onorabilità” e soprattutto non dovrà avere alcuna condanna pendente per delitti contro la pubblica amministrazione. Per ricoprire la carica sarà obbligatorio almeno il diploma di maturità bisognerà aver frequentato “un apposito corso”.

Su richiesta dell’assemblea, l’amministratore sarà tenuto anche a stipulare una speciale polizza assicurativa a tutela dai rischi derivanti dal proprio operato. Ma non basta: potrà essere licenziato prima della fine del mandato qualora abbia commesso gravi irregolarità fiscali o non abbia aperto o utilizzato il conto corrente condominiale e dovrà indicare quanto chiede come compenso al momento della nomina. 

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