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Rai e scuola, oggi le riforme arrivano in Consiglio dei ministri

In arrivo bonus per gli insegnanti, ma restano gli scatti di anzianità – Confermate anche le assunzioni dei docenti delle graduatorie a esaurimento – Per la televisione pubblica, Renzi punta su un amministratore delegato forte e una delle tre reti senza spot.

Rai e scuola, oggi le riforme arrivano in Consiglio dei ministri

Riforma della scuola e rivoluzione della Rai. Questi i due provvedimenti che approderanno oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri, convocato per le 17 e 30 a Palazzo Chigi. Il primo pacchetto di misure confluirà in un disegno di legge che introdurrà bonus per gli insegnanti, pur confermando gli scatti di stipendio legati all’anzianità

SCUOLA

Confermate anche le assunzioni dei docenti delle graduatorie a esaurimento (ma non quelli delle graduatorie di istituto) e dei vincitori di concorso (ma non gli idonei). Ieri il ministro Boschi, parlando per conto della collega Giannini durante il question time, ha spiegato che le immissioni in ruolo procederanno “a partire dalle graduatorie a esaurimento e dai vincitori di concorso 2012”.

Secondo fonti di governo, la riforma punta anche a raggiungere altri tre obiettivi: mai più classi sovraffollate, scuole aperte anche il pomeriggio e istituzione della Carta del Prof. (400 euro per il primo anno) destinata alle spese culturali dei singoli insegnanti (libri, teatro, concerti, mostre, sussidi audiovisivi e telematici). 

Un’altra novità dell’ultim’ora dovrebbe riguardare gli sgravi alle scuole paritarie, che verrebbero concessi soltanto ai genitori che hanno figli iscritti alle elementari e alle medie. 

Sono state annunciate manifestazioni degli studenti davanti Palazzo Chigi e in tutta Italia per protestare contro queste misure.
 
RIFORMA RAI

Per quanto riguarda la televisione pubblica, invece, la riforma affida al Governo il potere di nomina dell’amministratore delegato che, diversamente da oggi, avrà ampie capacità decisionali. La Rai dovrebbe poi avere tre reti specializzate (una generalista, una per l’innovazione, la sperimentazione e i nuovi linguaggi e una a carattere più culturale, forse senza spot pubblicitari). Cambieranno anche le attribuzioni del Cda, con l’intento di limitare fortemente il potere di veto dello Cda e quindi della politica.

Oggi il Consiglio dei ministri avvierà la discussione sulla base del documento strategico, ma il disegno di legge arriverà solo nelle prossime settimane, quando il Pd avrà concluso il confronto con gli altri partiti. 

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